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Ciclismo

La riscossa di Pogacar e un Tour de France su due livelli: il resto del mondo distante dai due fenomeni

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Tadej Pogacar

È un Tour de France spettacolare e pieno di colpi di scena quello che sta andando in scena già nella prima settimana. Solo guardando il percorso era lecito aspettarsi battaglia nelle prime tappe ma quello che sta accadendo in corsa sta probabilmente eccedendo ogni più rosea aspettativa.

Già le prime frazioni in terra basca avevano lasciato immaginare un duello accesissimo tra Vingegaard e Pogacar ma sui Pirenei è andato in scena uno spettacolo eccezionale: ieri il danese era sembrato imbattibile, irraggiungibile, guadagnando oltre un minuto tra il Col de Marie Blanque ed il traguardo di Laruns. Oggi, nel tappone col Tourmalet, la musica è stata ben diversa.

Tadej Pogacar è stato in grado di rimanere alla ruota del rivale nel momento della fortissima accelerazione sulla lunga salita, poi, sulle rampe verso Cauterets, ha piazzato un attacco formidabile, lasciando sul posto Vingegaard, andando a vincere la tappa e dimezzando il distacco preso solo 24 ore prima.

La lotta tra i due è più accesa che mai ed essendo solo alla sesta tappa, è quasi impossibile pronosticare come possa svilupparsi il duello tra i due. Quello che è certo che tutto il resto della concorrenza sembra diversi gradini sotto quando si tratta di andare in salita. Oggi, in poco più di 4 km sulle pendenze del Tourmalet, Vingegaard e Pogacar hanno messo oltre due minuti tra sé ed il gruppo degli inseguitori con tutti gli altri uomini di classifica, da Jai Hindley a Carlos Rodriguez, passando per Romain Bardet, Simon Yates e David Gaudu.

In classifica ora l’unico ad essere ancora vicino ai due è proprio l’australiano, grazie esclusivamente al vantaggio messo in cascina nella tappa di ieri. Tutti gli altri sono oltre i tre minuti di distacco ed hanno dato l’impressione di non poter fare battaglia ad armi pari con i due fenomeni. Lo scorso anno Geraint Thomas chiuse a 7’22” dal vincitore, con tutti gli altri ben oltre i 13′. Chissà che quest’anno, con una lotta aperta così presto, non possano creare distacchi anche più cospicui…

Foto: LaPresse

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