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‘Maurizio racconta…’: organizzazione eventi, quante pecche all’estero! Jessica Rossi fa sognare

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Jessica Rossi

I MIGLIORI DELLA SETTIMANA

Voto della settimana per l’Italia: 9,5
Atleta della settimana (uomo): Giorgio Malan (pentathlon moderno)
Atleta della settimana (donna): Jessica Rossi (tiro a volo)

Si è conclusa trionfalmente, per l’Italia Team, la terza edizione dei Giochi Europei a Cracovia. Abbiamo stravinto il medagliere globale, posizionandoci come la prima potenza europea attualmente. Dopo il sesto posto nel 2015 e il quarto nel 2019, ora il medagliere vede il tricolore in cima alla vetta. Anche con l’assenza di discipline a noi favorevoli (ginnastica artistica, ciclismo su pista, canottaggio, nuoto, etc), siamo stati capaci di agguantare la storica cifra di 100 podi tondi (35 ori, 26 argenti e 39 bronzi). Atletica leggera (7 ori), tiro a volo (7) e kickboxing (6) sono state le discipline che hanno fatto la parte del leone. Ma forse la notizia più importante è stata la marea di pass olimpici ottenuti (ben undici) durante questa manifestazione multidisciplinare. La strada verso Parigi 2024 è tracciata e l’Italia si avvicina a questo traguardo con la consapevolezza delle proprie potenzialità, che sono enormi. A mio avviso, il record di 40 podi di Tokyo può essere non solo superato, ma addirittura si potrebbe arrivare a quota 50 metalli.
Ovviamente, le palme simboliche di migliore uomo e donna della settimana provengono da queste performance in terra polacca: Jessica Rossi tra le donne, Giorgio Malan tra i maschi. Serena in volto, sempre sorridente e trascinatrice della squadra: una Jessica Rossi così non l’avevamo mai vista, neanche durante i Giochi di Londra 2012: un totale di 3 ori (individuale, trap misto e a squadre femminile) per una leader che ci fa sognare ancora in ottica Parigi 2024. Il piemontese è finalmente sbocciato, e con delle frazioni di nuoto e laser-run da far sgranare gli occhi ha vinto con un distacco notevole sui rivali. Migliorando nella scherma, e con un po’ di buona sorte a Parigi (ad esempio non pescare il sempre temuto “mulo” nell’equitazione), di sicuro niente gli sarà precluso.
Purtroppo al voto della settimana manca quel mezzo punto per rasentare la perfezione. Colpa del nefasto Europeo dell’Under 21 di calcio, che ci ha precluso (ormai succede da Pechino 2008) l’ennesima partecipazione a Cinque Cerchi. Ce ne faremo una ragione, e sarà tema di discussione per altre puntate. Inoltre, il secondo posto del settebello nella SuperFinal della World Cup di Los Angeles ci ha lasciato l’amaro in bocca: purtroppo mai entrati in partita e asfaltati dalla Spagna in finale, che ci ha fatto fuori anche nel torneo femminile.
Nel Mondiale di motocross MX2 Andrea Adamo, con un secondo e terzo posto di manche, si allontana in vetta alla classifica mettendo punti in cascina importantissimi per la lotta al titolo. Continua il buon momento del golf italiano: quinto successo in poco più di un mese sui circuiti internazionali, questa volta con Manfredi Manica che si è imposto in Spagna nell’Aravell Golf Open by Creand (Alps Tour) con 198 (63 69 66, -15) colpi. Nel beach volley abbiamo occupato i tre gradini del podio nel Futures di Messina, seconda tappa italiana del Beach Pro Tour 2023. Trionfo nel tabellone femminile di Scampoli/Bianchin sulle altre azzurre Orsi Toth/Bianchi, mentre Dal Corso/Viscovich sono stati terzi nel torneo maschile.
Infine, negli sport di squadra, detto della mesta esclusione dell’Under 21 dagli Europei e del Settebello, non possiamo non evidenziare la storica vittoria (34-26) dell’Italrugby Under 20 contro i padroni di casa del Sudafrica ai Mondiali di categoria. In ascesa vertiginosa la nazionale femminile di pallavolo in VNL, qualificata per le finali della manifestazione. Ora sotto con la Turchia nei quarti di finale.

ORGANIZZAZIONE EVENTI: ANCHE ALL’ESTERO TANTE PECCHE

Spesso il Bel Paese è stato preso di mira dalla stampa estera o dagli addetti ai lavori per qualche pecca organizzativa  in certi eventi sportivi ospitati nel nostro territorio. Le critiche ricevute – ingiustamente –  durante l’ultimo Giro d’Italia ne sono un esempio lampante. Ma siamo sicuri che nel resto dell’Europa siano meglio di noi a livello di logistica e sicurezza? A mio avviso, decisamente no. Analizziamo i due casi più clamorosi della settimana, da due Paesi che dovrebbero essere presi come modello alla voce “organizzazione eventi”. L’edizione 110 del Tour de France ha vissuto sin dalla prima giornata i ritiri di due aspiranti al podio finale: Richard Carapaz ed Enric Mas, caduti entrambi nella discesa del Vivero (Paesi Baschi) nella prima tappa. Se la Grande Boucle fosse cominciata – ad esempio – con un cronoprologo, come normalmente dovrebbero iniziare tutte le corse a tappe di tre settimane, non avremmo perso immediatamente due tra i protagonisti più attesi. Poi ci si lamenta se sulle “vere” montagne non attaccherà nessuno. In più, i recenti chiodi lanciati sulle strade e, come se non bastasse, le tensioni sociali di questi ultimi giorni in Francia. E che potrebbero creare grandi disagi a partire da domani.
Ma quello che è successo in Svezia ha davvero dell’incredibile: Stoccolma, tappa di Diamond League di atletica, gara dei 400 ostacoli. Il nostro Alessandro Sibilio sta affrontando il rettilineo finale di una gara già resa difficile dalla pioggia e freddo e sta recuperando posizioni, lanciandosi verso il secondo posto e forse con il primo sub 48” della stagione dietro all’imprendibile Karsten Warholm. Ma accade l’imprevisto. Quattro persone occupano la pista circa dieci metri prima della linea d’arrivo. Passa indenne Warholm, che corre in ottava corsia. Non però l’azzurro, che è il primo ad abbattere uno dei due striscioni sollevati dai manifestanti e rallenta vistosamente. Ovviamente, addio prestazione cronometrica. Dov’era la sicurezza locale, per assecondare il circuito più importante dell’atletica mondiale?
Una cosa simile non l’ho mai vista in Italia, neanche nei meeting di atletica provinciali. In parole spicciole: ognuno guardi al proprio giardino, prima di criticare quello altrui.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’

Maurizio Contino

Foto: Lapresse

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