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MotoGP
MotoGP, dove eravamo rimasti? Come possono cambiare gli scenari dopo la pausa estiva
MotoGP, si riparte dopo cinque settimane di inoperosità assoluta. La cancellazione del Gran Premio del Kazakistan, programmato per il 9 luglio e alla cui esistenza credevano però in pochi, ha generato un lungo stop nelle operazioni del Motomondiale. Si ricomincia questo weekend, il primo di agosto, dopo aver gareggiato per l’ultima volta nell’ultima domenica di giugno.
La situazione nel Mondiale parla chiaro, Ducati domina e il titolo è ormai questione fra tre centauri di Borgo Panigale. Il favorito per conquistarlo è Francesco Bagnaia, che guida la classifica iridata con un vantaggio di 35 punti su Jorge Martin e 36 su Marco Bezzecchi. Sarebbe davvero sorprendente, per come stanno andando le cose, che il Campione del Mondo 2023 non esca da questo terzetto.
D’altronde il quarto in classifica generale, Brad Binder, si trova a -88 da Pecco, a -45 da Martinator e a -44 dal Bez. Il sudafricano, per quanto solido, non ha ancora vinto una gara lunga e ha il problema di dover recuperare terreno su ben tre concorrenti dotati di una moto superiore alla pur valida Ktm. Al riguardo, potrebbe esserci un rivale in più nelle posizioni di vertice. Parliamo di Enea Bastianini.
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De facto il 2023 del riminese non è ancora esistito. L’infortunio alla clavicola patito a Portimao gli ha tarpato le ali sotto ogni punto di vista. Aritmetico (ha saltato quattro weekend interi), tecnico (non ha potuto entrare in confidenza con una nuova moto) e fisico (ha perso tono muscolare, non potendosi allenare a dovere). La speranza è che le cinque settimane di pausa possano avergli permesso di “tornare in bolla”. Se così fosse, in pista ritroveremmo davvero una “Bestia” pronta ad azzannare gli avversari, non più il timido cucciolo primaverile.
A proposito di chi vorrebbe dare un senso al 2023, va citato anche Fabio Quartararo. Qualsiasi velleità iridata è già svanita, impossibile puntare al traguardo supremo con una Yamaha “spompata” e in balia di chiunque. El Diablo a questo punto deve “vivere alla giornata”, mirando al successo di tappa, dinamica che potrebbe spingerlo a prendersi qualche rischio in più di quanto non abbia fatto nel recente passato. Per la prima volta dal 2019, il francese scenderà in pista senza l’ascendente di dover massimizzare i punti da conquistare in ottica campionato.
Chi, invece, dovrebbe dare un senso al 2023 è Marc Marquez. Dopo la pole position e il terzo posto nella Sprint di Portimao, il buio. Anche per lui è sopraggiunto un infortunio, ma vive una situazione ben più complessa. Il trentenne spagnolo è ai ferri corti con HRC. Si sussurra di un divorzio imminente fra il veterano iberico e la Casa con cui ha vinto 6 Mondiali nella classe regina. A oggi, MM93 non è ancora passato sotto la bandiera a scacchi in una gara “vera”. Più che Marquez, abbiamo (intra)visto il suo fantasma. Si paleserà anche fisicamente, oppure il suo rapporto professionale con Honda è destinato a spegnersi come una candela esaurita? La risposta la scopriremo solo vivendo, a partire da domenica.
Foto: MotoGPpress.com