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MotoGP, l’entrata di Lamborghini nel Wec è un “pericolo” per Ducati? Gli intrecci del gruppo Volkswagen

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Nel mondo dei motori, le sorti di tre marchi apparentemente slegati fra loro si stanno intrecciando nell’ottica di un futuro a breve e medio termine. Parliamo di tre aziende destinate a impegnarsi in altrettanti ambiti differenti, con tempistiche diverse, ma in realtà tutte appartenenti alla stessa famiglia. Si tratta di Ducati, Lamborghini e Audi, rispettivamente nel Motomondiale, nel WEC e in F1. La connessione? Semplice, ci troviamo di fronte a un’autentica Matrioska.

Ducati è controllata da Lamborghini, che è di proprietà di Audi, la quale fa riferimento al Gruppo Volkswagen. Tre Case che, più o meno lontane dalla sorgente, si abbeverano comunque dalla stessa fonte. Questo è il tema su cui si vuole riflettere. Pochi giorni orsono è stata ufficialmente presentata la SC63, la LMDh con cui Lamborghini entrerà nel World Endurance Championship 2024, categoria nella quale è peraltro già presente Porsche, a sua volta ramo del possente albero VW.

Questa settimana la Formula Uno corre a Spa-Francorchamps, l’autodromo dove nell’agosto del 2022 Audi annunciò ufficialmente il proprio impegno diretto nel Circus a cominciare dal 2026. Nel frattempo, il Motomondiale, dove Ducati spadroneggia come mai aveva fatto in precedenza, si appresta a ripartire dopo il lungo ozio del mese di luglio. Quello alle porte sarà l’ultimo weekend di inoperosità prima della ripresa delle operazioni.

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Al riguardo, sorge spontaneo un quesito. Ducati è diventata la potenza egemone delle due ruote grazie alla mole di investimenti riversata nel progetto MotoGP. Da un biennio, le Desmosedici non dettano solo la legge in pista, bensì anche la linea dello sviluppo aerodinamico ed elettronico. Tuttavia, sinora la Casa di Borgo Panigale era una delle due del Gruppo Volkswagen a cimentarsi direttamente in un Mondiale. L’altra è Porsche nel Wec, alla quale, come detto, dal prossimo anno si affiancherà Lamborghini. Dopodiché, sappiamo cosa accadrà con Audi.

La domanda è dunque banale. Di quanta libertà gode ogni azienda dal punto di vista finanziario? Il Gruppo Volkswagen sta per raddoppiare il numero di marchi in prima linea nei vari Mondiali. Il budget complessivo dovrà però aumentare più del 100%. Due programmi Wec anziché uno e, soprattutto, la F1, non sono uno scherzo. Pertanto Ducati, Porsche, Lamborghini e Audi potranno tutte investire quanto e come vogliono nei rispettivi progetti agonistici? Oppure arriverà un diktat da Wolfsburg, pinnacolo della “catena di comando”, in merito alla quantità di risorse da impiegare?

Insomma, fino a oggi Ducati aveva una posizione privilegiata in seno al gruppo Volkswagen, ma essa è destinata a “diluirsi” per non dire “indebolirsi”. Soprattutto dal 2026. Questa situazione potrà avere ripercussioni sulla Casa di Borgo Panigale? Oppure, viceversa, non cambierà nulla e in Emilia si potrà continuare a fare di testa propria in termini di denaro da usare a maggior gloria del marchio bolognese? Decisioni che non saranno prese a Borgo Panigale, bensì molto più a Nord. Nel cuore della Germania, alla quale tutti bene o male devono fare riferimento.

Foto: Valerio Origo

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