Nuoto artistico
Nuoto artistico, l’Italia non si è fatta trovare completamente pronta dinanzi alla rivoluzione regolamentare
1 oro, 3 argenti e 1 bronzo: è stato questo il bilancio in casa Italia nel nuoto artistico al termine degli European Games 2023 di Cracovia (Polonia). Una competizione in cui a incantare davvero è stata “solo” la routine del duo misto formato da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero, sul tetto d’Europa.
L’argento dei due ragazzi italiani, nel libero, è da accogliere infatti in chiave critica, tenendo sempre in grande considerazione lo status degli atleti nostrani e il fatto che si competa senza la Russia, squadra dominante di questa particolare disciplina. A tutto questo è da aggiungere la notizia poco lieta per Minisini di un infortunio ( lesione completa del menisco interno del ginocchio sinistro) che costringe il Golden Boy della danza in vasca a non prendere parte ai Mondiali di Fukuoka (Giappone), il cui inizio per il nuoto artistico è previsto il 14 luglio.
Un’assenza molto pesante per il gruppo tricolore, ricordando i due ori mondiali dell’anno passato a Budapest, che va ad acuire quanto visto nei Giochi in Polonia, menzionando l’ottavo posto del duo libero formato da Linda Cerruti e la menzionata Lucrezia Ruggiero e il terzo posto nella routine acrobatica vinta dalla Francia.
La Nazionale guidata da Patrizia Giallombardo ha effettuato diverse modifiche alle proprie esecuzioni, aumentando non poco il grado di difficoltà, tuttavia con il cambiamento dei punteggi e il nuovo standard richiesto nel calcolo complessivo dello stesso si sono presentate delle criticità.
Le penalità legate soprattutto all’ibrido, ovvero una combinazione di due o più movimenti eseguiti con gli arti inferiori, in apnea intenzionale, per fare una citazione, sono costati caramente. In vista quindi della rassegna iridata sarà necessario rianalizzare quanto accaduto e trovare delle soluzioni nell’immediato.
Foto: LaPresse