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Nuoto, Benedetta Pilato: luce di bronzo nell’ultima giornata dei Mondiali. Non brillano Ceccon e Franceschi

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Benedetta Pilato

Calato il sipario sull’ottava e ultima giornata di Finali dei Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga a Fukuoka (Giappone). Nella Marine Messe Hall A il programma odierno ha regalato risultati degni di un certo nome, che vale la pena raccontare e per l’Italia la competizione iridata tra le corsie si è conclusa con un oro, quattro argenti e un bronzo.

Pronti, via e non è riuscito a Thomas Ceccon l’obiettivo “quarta medaglia” in questa rassegna iridata, dopo l’oro nei 50 delfino e i due argenti nella 4×100 sl e nei 100 dorso. I 50 dorso non sono di facile interpretazione per lui e il 24.58 ha posto l’accento. Quinto il veneto a 18 centesimi dal suo record italiano che avrebbe potuto regalargli il bronzo. Doppietta americana con Hunter Armstrong oro in 24.05 davanti a Justin Ress (24.24). Il bronzo è andato al cinese Xu Jiayu (24.50).

Nei 50 rana donne Benedetta Pilato ha fatto il possibile e si è presa un bronzo pieno di significati per lei, dopo una stagione tra mille peripezie. Il 30.04 non è affascinante come crono, ma è valso comunque un medaglia mondiale che per Benedetta è la terza consecutiva su questa distanza, dopo i due argenti a Gwangju e a Budapest. L’oro è andato, come da pronostico, alla lituana Ruta Meilutyte, che ha fatto doppietta dopo il successo nei 100 e soprattutto ha migliorato il record del mondo detenuto proprio da Pilato (29.16). Una prestazione mostruosa di Ruta. L’americana Lilly King si è messa al collo l’argento in 29.94. Bene Anita Bottazzo quinta in 30.11 alla sua prima Finale mondiale.

Nei 1500 stile libero uomini autentico spettacolo in un confronto spalla tra il tunisino Ahmed Hafnaoui e il campione olimpico Bobby Finke su passi da record del mondo. Il tunisino è riuscito a piegare allo sprint la resistenza dello statunitense, stabilendo un sensazionale 14:31.54 (nuovo record africano, seconda prestazione mondiale alltime) a precedere Finke di 0.05 (14:31.59, terza prestazione mondiale alltime) e l’australiano Samuel Short (14:37.28). Da notare che l’anno scorso Gregorio Paltrinieri conquistò il titolo con il crono di 14:32.80, segno inequivocabile del salto in avanti compiuto da chi si è giocato il metallo pregiato. Per Hafnaoui una rassegna incredibile con l’argento nei 400 sl, preceduto di 0.02 da Short (record africano di 3:40.70), e i due ori negli 800 e 1500 su tempi strepitosi.

Nella Finale dei 50 stile libero donne Sarah Sjoestroem si è fermata a 0.01 dal suo record del mondo, ma comunque ha dominato con il crono di 23.62 a precedere l’australiana Shayna Jack (24.10) e la cinese Zhang Yufei (24.15). Nei 400 misti donne Summer McIntosh, dopo aver vinto i 200 delfino, fa propri anche i 400 misti donne con il record dei campionati in 4:27.11. A completare il podio, la statunitense Katie Grimes (4:31.41) e l’australiana Jenna Forrester (4:32.30). Sesta Sara Franceschi in (4:37.73).

Nella Finale della 4×100 mista uomini, priva clamorosamente dell’Italia, gli Stati Uniti hanno fatto la voce grossa con il nuovo record dei campionati in 3:27.20 a precedere la Cina (3:29.00) e l’Australia (3:29.62). Nella prova femminile gli States hanno chiuso alla grande con il bis d’oro (3:52.08) davanti alle australiane (3:53.37) e alle canadesi (3:54.12).

Foto: LaPresse

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