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Nuoto, Ceccon unica carta individuale da oro per l’Italia a Parigi 2024? Qin e Meilutyte sbarrano la strada nella rana. E i 1500 sl…

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Manca meno di un anno alle Olimpiadi di Parigi e tante cose possono cambiare, ma nei Mondiali di nuoto a Fukuoka (Giappone) si è notata la tendenza di come e quanto alcuni Paesi, Australia e Cina in particolare, abbiano alzato il livello in maniera notevolissima, mentre nel Vecchio Continente alcune realtà abbiano tirato a lucido i propri campioni per rafforzare la propria candidatura all’oro.

Ebbene, la competizione iridata in terra nipponica è stata quella del ritorno con i piedi per terra per l’Italia. Sì, perché dopo i 5 ori e 9 podi dell’edizione 2022, il Bel Paese ha concluso con 1 oro, 4 argenti e 1 bronzo, in cui sono state più le ombre che le luci. Una manifestazione nella quale Thomas Ceccon si è confermato l’asso su cui puntare, viste le sue tre medaglie (oro nei 50 delfino e due volte argento nei 100 dorso e nella 4×100 sl).

Il veneto ha classe da vendere e, guardando il tutto in ottica a Cinque Cerchi, è la carta migliore per conquistare l’oro a Parigi 2024 nelle due vasche del dorso, ricordando che i 50 delfino non ci saranno nel programma olimpico. Solo Thomas? In attesa di capire se e quanto Nicolò Martinenghi e Benedetta Pilato sapranno evolvere nella rana, i due azzurri si trovano la strada sbarrata, per quanto visto a Fukuoka, dal cinese Qin Haiyang e dalla lituana Ruta Meilutyte che hanno toccato vette notevolissime, con l’asiatico capace di vincere tutti e tre gli ori dai 50 ai 200 metri.

Si potrebbe allargare lo sguardo alla staffetta veloce, argento iridato in Giappone, considerando un Lorenzo Zazzeri a mezzo servizio per i suoi guai fisici. Tuttavia, si è sempre un po’ appesi alle lune di Alessandro Miressi, in grado di frazioni da 47.54 al lancio o di altre decisamente meno convincenti. Discorso a parte lo merita la mista, anche se la mancanza di un farfallista di rilievo internazionale è un buco importante.

In tutto questo, negli 800 e nei 1500 sl maschili il mondo scappa su crono impressionanti, come l’atto conclusivo iridato nelle trenta vasche di oggi ha certificato: Ahmed Hafnaoui autore della seconda prestazione mondiale alltime (14:31.54) e Bobby Finke della terza alltime (14:31.59). Tempi migliori del record europeo di Gregorio Paltrinieri di 14:32.80. Al femminile, Katie Ledecky domina in lungo e in largo nelle distanze citate. Ovviamente, c’è ancora tempo per cambiare le cose, ma nella settimana giapponese una tendenza si è evidenziata.

Foto: LaPresse

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