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Nuoto, chi è Anita Bottazzo: la giovane stella della rana che affianca Benedetta Pilato

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Anita Bottazzo

Primo Mondiale e prima finale conquistata per Anita Bottazzo che prosegue nella grande tradizione dei ranisti imolesi, bravi a fare centro al primo colpo. Era accaduto a Fabio Scozzoli a Shanghai e allora il forlivese di stanza a Imola fu anche in grado di conquistare due medaglie d’argento. E’ accaduto lo scorso anno a Simone Cerasuolo, quinto nella finale dei 50 rana di Budapest. Oggi è lei, Anita Bottazzo, veneta di nascita, di Oderzo in provincia di Treviso, ma ormai imolese di adozione visto che da quattro stagioni si allena alla corte di Cesare Casella.

Non è stato un gran Mondiale per i portacolori del gruppo imolese ma oggi Anita Bottazzo ha fatto gioire tutti con un record personale sbriciolato in batteria e un tempo comunque sufficiente per centrare la finale in semifinale. Deve ancora compiere 20 anni e il suo sogno era fin da piccola quello di diventare una grande atleta ed in particolare nuotatrice. Ha cambiato la sua vita, si è trasferita in Romagna pur di realizzare il sogno che oggi si è avverato visto che è a tutti gli effetti fra le big del Mondiale. 

Il salto di qualità è arrivato lo scorso anno quando si è avvicinata alle big della rana sia sui 100 che sui 50. Era subito alle spalle delle quattro più forti, Pilato, Carraro, Castiglioni e Angiolini, è andata a prendersi la soddisfazione di due medaglie, un argento ed un bronzo, ai Giochi del Mediterraneo di Orano e quest’inverno ha lavorato tantissimo, seguendo le indicazioni di Cesare Casella e svolgendo i lavori fisici studiati per lei da quello che fino a un mese fa era il suo compagno di allenamenti, oltre che preparatore, Fabio Scozzoli.

Da Scozzoli ma anche da Martina Carraro ha imparato cosa significa essere un nuotatore professionista, anche se il suo carattere un po’ ribelle la porta ogni tanto a fare di testa sua, ma questo aspetto a volte può essere un vantaggio. Per potersi imporre in una specialità trafficatissima ha lavorato tantissimo ed è pronta ad affrontare altri sacrifici. Si è costruita passo dopo passo, centesimo dopo centesimo, senza fermarsi di fronte alle difficoltà e prendendo anche i piccoli miglioramenti come vittorie, anche quando davanti c’erano tante atlete nelle gare italiane, ma qui il livello è stato altissimo.

Appena ha avuto la possibilità, un mese fa al Sette Colli, ha spiccato il volo, al momento giusto, visto che non è un enfant prodige come Benedetta Pilato. Adesso fra le grandi della specialità c’è anche lei ed è pronta ad allungare il raggio d’azione per provarci sui 100 nell’anno olimpico. E siamo solo all’inizio.

Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

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