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Nuoto di fondo, addio 25 km: le due gare non saranno nel programma dei Mondiali di Fukuoka

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Arianna Bridi

La notizia è del settembre scorso: la FINA annunciava che la 25 km di nuoto in acque libere non avrebbe fatto parte dei Mondiali 2023 a Fukuoka (Giappone). Una decisione giustificata dal numero esiguo di iscritti e dai costi di gestione della prova, tenuto conto del disastro che si venne a creare nella gara degli Europei di Roma, con la cancellazione della stessa e poi l’assegnazione delle medaglie molto a posteriori.

Un’assenza pesante nel programma del nuoto di fondo, dal momento che la 25 km è stata l’emblema della specialità. Introdotta nel 1991 nella rassegna iridata a Perth (Australia), con la vittoria dell’americano Chad Hundeby dopo oltre cinque ore di gara, a precedere l’italiano Sergio Chiarandini e il padrone di casa David O’Brien tra gli uomini, mentre tra le donne ottenne l’oro l’altra australiana Shelley Taylor-Smith, la particolare distanza diede il via alle danze di questa pratica a livello iridato.

Nel 1998 vi fu l’aggiunta della 5 km e dal 2001, proprio a Fukuoka, della 10 km, diventa distanza olimpica. con gli ori di Viola Valli nella 5 e 25 km e di Luca Baldini nella 5 km, senza tener conto dei bronzi di Marco Formentini in quest’ultima specialità citata e di Fabio Venturini nella 10 km.

Non ci sono dubbi che la problematica degli iscritti si sia presentata, ma come scrisse Arianna Bridi sui social, bronzo nella 25 km ai Mondiali del 2017: “Negli ultimi anni i nuotatori di fondo si sono visti comprimere il programma in meno giorni ed ora decidono pure di tagliare una distanza. In altre discipline ci sono state molte competizioni con meno partecipati della 25 km ma quelli che devono pagare il prezzo più caro sono i fondisti. A Gwangju abbiamo nuotato quando stava per arrivare un tifone. Shanghai hanno nuotato con l’acqua caldissima. A Montreal con l’acqua gelida. E questi sono solo esempi. Il nuotatore di fondo resiste a tutto, ma se ci togliete il campo di battaglia dove possiamo misurarci?“.

Nei fatti, una grossa perdita per l’Italia, che nella 25 km maschile degli ultimi Mondiali di Budapest dell’anno scorso vinse l’oro con Dario Verani. Di conseguenza, il tutto si concentrerà sulle altre prove del fondo, con i specialista della “Maratona delle acque libere” obbligati ad adattarsi al cambiamento di spartito.

Foto: LaPresse

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