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Nuoto, il Mondiale di transizione di Gregorio Paltrinieri. Il vero obiettivo è il pass nelle acque libere

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Un Mondiale al buio, almeno per ciò che riguarda la piscina. Gregorio Paltrinieri stavolta è stato costretto a fare delle scelte e non ci ha pensato su un attimo: l’obiettivo della rassegna iridata di Fukuoka per il campione modenese è quello di cercare di conquistare da subito il pass olimpico per la 10 km in acque libere e per riuscirci serve salire sul podio.

Una decisione dolorosa per uno che è abituato a prepararsi su più fronti ma necessaria per potersi poi permettere di fare delle scelte nella stagione olimpica, visto che gli altri pass per Parigi sono in palio al Mondiale di Doha che è in programma a febbraio ed un’altra preparazione mirata per quell’evento potrebbe poi incidere sul programma di allenamento in vista proprio della kermesse a cinque cerchi.

Insomma il puzzle è ben ingarbugliato e qualificarsi ora per la gara sulla Senna darebbe un bel vantaggio al mezzofondista azzurro che ha privilegiato la preparazione alle gare in acque libere che in questa occasione arriveranno prima rispetto a quelle in piscina.

Il Mondiale al buio, in piscina, dunque potrebbe per Paltrinieri colorarsi di luci sfavillanti se dovessero arrivare buoni risultati nelle acque libere e potrebbe diventare la classica rete del trapezista qualora i risultati attesi nella prima settimana non dovessero arrivare.

La certezza è che gli avversari di grande spessore non mancheranno. Ai vari Romanchuk, Wellbrock, Finke, si è aggiunto nel club dei grandi del mezzofondo l’irlandese Wiffen che lo scorso anno a Budapest rischió di buttare fuori Greg dalla finale dei 1500 che poi lo vide trionfare con una cavalcata splendida e che quest’anno è cresciuto a tal punto da coltivare sogni di gloria iridata.

Gli stimoli dunque non mancheranno al modenese che si mette alla prova un’altra volta: l’idea di entrare nella leggenda e vincere le gare olimpiche sia in piscina che in acque libere balena in testa da oltre un lustro a Paltrinieri che a Tokyo ha fatto i conti con la grande sfortuna ma la ruota gira e l’impressione è che gireranno corte gambe e braccia di Greg anche a Fukuoka.

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