Nuoto
Nuoto, la giornata nera dell’Italia: da Paltrinieri a Martinenghi, delude Miressi, addio WR per Federica Pellegrini
Un 26 luglio 2023 da archiviare per il nuoto azzurro in questa edizione dei Mondiali di nuoto in vasca lunga. Si sperava di aggiornare il computo delle medaglie in questa rassegna iridata, ma i riscontri nella piscina di Fukuoka (Giappone) sono stati negativi.
In primis, negli 800 stile libero uomini si è assistito al tracollo di Gregorio Paltrinieri. Si sapeva che Greg fosse distante dal suo 100% e le fatiche accumulate negli impegni in acque libere e nella batteria di qualificazione sono state tali che l’azzurro abbia concluso con un crono lontano dai propri standard di 7:53.68 in ottava e ultima posizione. Da dire che oggi più che mai si è avuta l’impressione che nella specialità si sia compiuto un passo in avanti. La Finale è stata di un valore medio elevatissimo e molto più adatta ai nuotatori provenienti dai 400 stile libero che a quelli che solitamente si cimentano nelle lunghe distanze come Greg. Da considerare che cinque atleti abbiano ottenuto un crono sotto il 7:40 e il quarto, l’irlandese Daniel Wiffen, abbia stabilito il nuovo record europeo di 7:39.19, migliorando il riscontro di Paltrinieri. Tradotto: anche il miglior Gregorio in una Finale del genere avrebbe avuto poche chance di salire sul podio.
Nell’altra Finale di giornata per i colori azzurri ci si aspettava una medaglia da Nicolò Martinenghi nei 50 rana, dopo l’argento dei 100. Dopo un buon primo 25 metri, Tete ha perso il proprio assetto ideale e ha finito quinto con un crono più alto di quello nuotato (26.84) in precedenza. Un Martinenghi non al top, che una pezza nelle due vasche era riuscito a metterla, mentre qui i suoi limiti fisici si sono notati nella gara in cui la Cina ha alzato la voce con la doppietta d’oro di Qin Haiyang e il bronzo di Sun Jiajun (argento all’americano Nic Fink).
Day-4 nipponico dai tratti “funerei” per l’Italia, sportivamente parlando, per la mancata qualificazione alla Finale nei 100 stile libero uomini. Alessandro Miressi, eccellente in staffetta in prima frazione (47.54), ha completamente smarrito la via e il 48.21 è stato troppo brutto per essere vero. Il piemontese, purtroppo, ancora una volta ha manifestato qualche fragilità nella gestione della prova individuale, come gli era capitato in altre circostanze, ricordando la rassegna iridata di Budapest e anche i Giochi Olimpici di Tokyo, anche se in questi casi parliamo di due Finali.
A corredo di ciò, oltre al mancato pass di Alberto Razzetti nell’atto finale dei 200 misti in un contesto veramente molto spinto verso l’alto, è stato battuto il record del mondo storico dei 200 stile libero donne di Federica Pellegrini nella Finale vinta dall’australiana Mollie O’Callaghan: 1:52.85 il crono dell’aussie, migliore del notissimo 1:52.98 della campionessa di Spinea nei Mondiali di Roma di 14 anni fa. Del resto, i record sono fatti per essere battuti ed è davvero curioso che ciò sia accaduto nel giorno in cui Federica ha rivelato di essere incinta: dal suo profilo Instagram, Pellegrini ha scoperto la pancia, annunciando la gravidanza con un messaggio con il messaggio: “We’ll take it Back” (“Lo riprenderemo”).
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Foto: LaPresse