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Nuoto
Nuoto, la metamorfosi di Federico Burdisso. Più attenzione ai 100 in vista della staffetta mista
Federico Burdisso a 22 anni ancora da compiere ha il palmares di un veterano. Medaglie olimpiche, mondiali, europee al collo per il piemontese che ha cambiato tante cose nell’ultima stagione, a partire dal tecnico, passando dalla guida di Simone Palombi che lo ha accompagnato, spesso a distanza, nella prima fase della carriera ricchissima di successi, a Claudio Rossetto con cui ha iniziato un percorso nuovo nelle scelte e nella preparazione.
Burdisso non ha mai nascosto la sua volontà di allargare il campo e di diminuire i metri da percorrere in gara. I 200 farfalla sono da sempre la sua gara di riferimento ma sono una disciplina logorante, che richiede un lavoro spesso massacrante e terribile per la mente e anche per il fisico. Abbandonarla non è intenzione del piemontese, almeno per ora, ma puntare più sulle distanze veloci è da sempre il suo pallino e non solo nella farfalla.
Lo confessò tempo fa in un’intervista: il sogno è quello di salire su un podio importante assieme all’amico Ceccon nella 4×100 stile libero e magari, con il tempo, la trasformazione lo porterà anche su quella strada. Per ora Burdisso si accontenta di essere protagonista assoluto nella farfalla e l’Italia ha bisogno di lui perchè Matteo Rivolta, dopo un 2022 da favola, ha pagato dazio dal punto di vista fisico ed è rimasto ai box per gran parte della stagione e Piero Codia sta mettendo in acqua tutte le energie per battere ancora un colpo ad altissimo livello, costruendo l’ultima parte della carriera a due passi da casa.
L’operazione velocità per Federico Burdisso ha già portato i primi frutti, anche se forse sperava che la miccia sui 100 farfalla si potesse accendere più in fretta. Lo specialista piemontese ha lasciato intravedere buone cose a Riccione e anche al Sette Colli, a tal punto da convincere Cesare Butini ad inserirlo in Nazionale a discapito di Carini che aveva fatto segnare il tempo limite ma che sui 100 dava meno garanzie. Ora sta al giovane farfallista azzurro dimostrare di valere quella chiamata, dimostrare che il lavoro svolto per arrivare ad essere competitivo ad alto livello anche sui 100 sta pagando.
La seconda frazione della 4×100 mista potrebbe rivelarsi decisiva per un nuovo assalto al podio (ma anche all’oro) per un quartetto che si è preso tutte le soddisfazioni possibili negli ultimi due anni e lui quella frazione la vuole e desidera confermarsi protagonista assoluto della nouvelle vague azzurra che tante soddisfazioni si sta prendendo in giro per il mondo.
Foto Lapresse