Nuoto
Nuoto, Mondiali 2023: Marchand fa il tris a Fukuoka e ancora super Australia. Italia spettatrice
Calato il sipario sulla quinta giornata di semifinali e Finali dei Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga a Fukuoka (Giappone). Nella Marine Messe Hall A il programma odierno ha regalato risultati degni di un certo nome, purtroppo senza la presenza di azzurri negli atti conclusivi.
Nei 200 delfino donne la canadese Summer McIntosh si è confermata campionessa del mondo di questa distanza con il crono di 2:04.06 (record del mondo giovanile e quarta prestazione all-time). Grande l’azione della nordamericana che ha saputo precedere l’australiana Elizabeth Dekkers (2:05.46) e la statunitense Regan Smith (2:06.58). Solo quarta la campionessa d’Europa junior del 2023 Lana Pudar, che ha chiuso in 2:07.05.
Nelle semifinali dei 100 stile libero donne Sofia Morini è andata sopra di un paio di decimi rispetto al crono delle batterie, stampando il tempo di 54.72 (14°). Poco da fare per lei, ma già essere riuscita a entrare nel penultimo atto è stato un buon riscontro. L’olandese Marrit Steenbergen ha siglato la miglior prestazione di 52.86, ma l’australiana Mollie O’Callaghan, ieri oro con il record del mondo dei 200 stile libero strappato a Federica Pellegrini, quasi passeggiando ha toccato la piastra in 52.86. Ne vedremo delle belle domani nella Finale.
Con la grinta dei più forti Kyle Chalmers si è andato a prendere l’oro mondiale che gli mancava nei 100 stile libero in vasca lunga: l’australiano con il crono di 47.15 ha fatto saltare il banco, con una seconda vasca irreale da 24.11. Sul podio anche l’americano Jack Alexy (47.31) e il francese Maxime Grousset (47.42). Ancora fuori dal podio il rumeno David Popovici (6° in 47.83), oro iridato l’anno scorso, in una Finale molto veloce, visto che il cinese Pan Zhanle e il britannico Matthew Richards hanno completato la top-5 in 47.43 (record asiatico) e in 47.45.
Nella Finale dei 50 dorso donne, l’australiana Kaylee McKeown ha concesso il bis dopo l’oro nei 100 dorso, con il nuovo record oceanico di 27.08, precedendo Regan Smith (27.11) forse anche un po’ stanca per l’atto conclusivo dei 200 delfino, e la britannica Lauren Cox (27.20). Bel confronto nelle semifinali dei 200 rana uomini tra il primatista del mondo della distanza Zac Stubblety-Cook (2:07.27) e il cinese Qin Haiyang, già oro nei 50 e 100 rana qui a Fukuoka. L’australiano ha toccato la piastra in 2:07.27, rimontando l’asiatico (2:07.70), partito fortissimo. Vedremo domani cosa accadrà, considerando anche l’americano Matt Fallon (2:07.90). Cina che può sorridere anche grazie al grande crono di Dong Zhihao (2:08.47, quarto con il record del mondo giovanile).
Nei 200 misti è arrivato il terzo titolo per Leon Marchand con il super tempo di 1:54.82 (migliorando il primato europeo di László Cseh di 1:55.16 a Roma 2009, crono ottenuto con i costumi in gomma, e terza prestazione all-time). Per il fuoriclasse transalpino sono già cinque gli ori iridati nella sua giovane carriera. Alle sue spalle, i britannici Duncan Scott (1:55.95) e Tom Dean (1:56.07).
Nelle semifinali dei 200 rana donne Martina Carraro non ha avvicinato i suoi migliori crono e non è andata oltre il 2:25.76 con cui si è classifica 14ma e lontana dai tempi per la Finale. In vetta all’overall troviamo la sudafricana Tatjana Schoenmaker (2:21.31), tallonata dall’olandese Tes Schouten (2:21.71), dall’americana Kate Douglass (2:21.99) e dall’olandese Lilly King (2:22.68). Grande equilibrio nelle semifinali dei 200 dorso con lo svizzero Roman Mityukov (1:55.85) a svettare. L’americano Ryan Murphy è sembrato sornione con il quarto crono di 1:56.02, vedremo domani nell’atto conclusivo.
Il terzo oro di giornata per l’Australia è arrivato dalla staffetta 4×200 sl femminile, con uno spaziale record del mondo di 7:37.50. Mollie O’Callaghan al lancio in 1:53.66, Shayna Jack (1:55.63), Brianna Throssell (1:55.80) e Ariarne Titmus (1:52.41) hanno portato a questo riscontro spaziale, che dà seguito alla superba prova d’insieme dalla squadra della terra dei canguri. L’argento è andato agli Stati Uniti (7:41.38) e il bronzo alla Cina (7:44.40).
Foto: LaPresse