Nuoto
Nuoto, Mondiali 2023. Ottava giornata. Benedetta Pilato e Thomas Ceccon a caccia del podio! Incognita 4×100 mista
Si conclude l’avventura del Mondiale di Fukuoka con l’ultima sessione molto breve di batterie e con tanta Italia ancora in vasca. Sara Franceschi vuole prendersi la rivicnita dopo la squalifica dei 200 e va a caccia della finale nei 400 misti. La favorita numero uno è la canadese Summer McIntosh che arriva in fondo ad un programma gare molto nutrito che l’ha portata due volte sul podio finora. Walsh, Grimes, Forrester e Colbert le alternative, l’azzurra può lottare per un posto tra le prime otto.
L’Italia difende il titolo iridato nella 4×100 mista che ha fatto molto discutere in questi giorni. Bisognerà capire le scelte di Butini fin dal mattino per valutare il valore della squadra azzurra. Di sicuro la frazione a farfalla è un’incognita e anche a stile libero il miglior Miressi si è visto solo nel giorno di apertura. Considerato che anche Martinenghi non è nella sua miglior versione, serve un miracolo per l’oro, una grande prova per tornare sul podio. La formazione: Ceccon, Martinenghi, Burdisso, Miressi.
Obiettivo finale per la 4×100 mista femminile e anche qui qualche buco rischia di esserci con le frazioni a farfalla e dorso che potrebbero pagare dazio nei confronti delle squadre di punta ma anche di formazioni che cercano un posto in finale come l’Italia. Compito difficile per la squadra azzurra, la cui composizione potrebbe essere Panziera, Carraro, Bianchi, Morini.
Sette i titoli da assegnare nella sessione pomeridiana. Nei 1500 stile libero uomini manca il campione in carica Gregorio Paltrinieri e la sua assenza è pesantissima per l’Italia che seguirà da fuori una finale per cui il cuore ha pulsato per quasi tre lustri. E’ sfida ancora una volta tra gli specialisti dei 400, un po’ più in difficoltà a questo giro, Hafnaoui (il migliore in batteria), Short e Martens e gli specialisti delle lunghe distanze Finke e Romanchuk. All’appello manca anche Wellbrock, che ha dimostrato in batteria come la scelta di Paltrinieri sia stata ponderata.
Italia protagonista con ben due finaliste nei 50 rana. Si tratta dell’unica gara del Mondiale in cui la squadra azzurra ha piazzato due atlete in finale, che rispondono al nome della vicecampionessa mondiale ed europea Benedetta Pilato e della giovane rampolla di casa Imola Anita Bottazzo. Pilato se ripeterà la prova di oggi in batteria è da medaglia, mentre Bottazzo per lottare per le posizioni che contano deve migliorarsi. Ruta Meylutyte ha già fatto vedere quanto vale, eguagliando il record del mondo già suo e di Benedetta Pilato. Qualsiasi risultato diverso dall’oro per la lituana sarebbe una delusione. Per le medaglie occhio al dente avvelenato di King e Van Niekerk, rimaste giù dal podio finora, ed alla freschezza atletica della giovane Jefimova.
C’è bisogno del miglior Thomas Ceccon per vederlo di nuovo sul podio iridato nei 50 dorso, gara che non ama profondamente ma che lo vede ancora una volta tra i migliori al mondo. L’azzurro dovrà cercare di abbassare personale e record italiano e poi vedere cosa sono in grado di fare gli altri. In finale riesce spesso ad alzare l’asticella, anche se la partenza un po’ lo penalizza. Ress, campione in carica, ed Armstrong sembrano gli avversari più titolati. Sarah Sjoestroem, col record del mondo già in tasca, è la grande favorita dei 50 stile libero donne. Nessun può contrastare la svedese a meno di suoi errori gravi. L’australiana Jack, la statunitense Weitzeil e la cinese Zhang le potenziali alternative, ma l’impressione è che si lotti per l’argento.
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse