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Nuoto, Mondiali 2023: rivelazioni e possibili sorprese dell’Italia. Cerasuolo e Franceschi possono stupire

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E’ un’Italia giovane quella che si appresta ad affrontare l’ennesima avventura iridata nella piscina di Fukuoka. Talmente giovane che le possibili sorprese, le potenziali rivelazioni sono diventate realtà molto in fretta e dunque andare a trovare chi possa stupire quando il livello è così alto non è semplice.

Non mancano però i nomi nuovi e non sono per forza giovanissimi perchè la storia del nuoto italiano negli ultimi anni ci ha insegnato che anche atleti che i 25 anni li hanno superati, magari anche da un po’, possono esplodere e dire la loro a livello internazionale. E’ il caso di un gruppetto di atleti che hanno tutte le carte in regola per fare molto bene, a partire da Sara Franceschi che ha avuto un percorso tortuoso, ha già due Giochi olimpici alle spalle, ha faticato e non poco ad esplodere ma poi, una volta sistemati alcuni ingranaggi ha iniziato una crescita esponenziale che ne fa un’atleta potenziale da finale mondiale a oggi, anche per via della continuità di rendimento raggiunta. Per la medaglia serve probabilmente qualche altro passo avanti .

Andando a pescare nel gruppo dei ranisti sono ben tre i nomi che vengono a galla e che sorprese sarebbero fino ad un certo punto perchè sono tutti e tre già saliti sul podio continentale a Roma. Lisa Angiolini fu una vera rivelazione all’Europeo romano. Era sulla carta la quarta incomoda in un lotto di raniste agguerritissimo e invece seppe trovare il guizzo giusto, a 27 anni, dopo una carriera vissuta un po’ all’ombra delle star della specialità e ora non si vuole più fermare. Agli Assoluti di Riccione ha messo in fila tutte le titolate rivali e adesso vuole spiccare il volo a livello mondiale: la finale sarebbe una sorpresa relativa.

Stesso discorso si potrebbe dire per Federico Poggio anche se chiamare sorpresa l’argento europeo dei 100 rana che ha già una semifinale olimpica alle spalle sarebbe francamente troppo. Al Mondiale però, Poggio può fare molto bene, ammesso che il problema fisico che gli ha impedito di essere a Roma per il Sette Colli non abbia lasciato strascichi. Ha uno dei migliori tempi stagionali, la concorrenza non appare imbattibile e la stessa cosa si può dire per il suo compagno di allenamenti Simone Cerasuolo. Anche lui ha al collo un argento europeo nei 50 e proprio nei 50 ha destato un ottima impressione a Roma. Ha le carte in regola, carattere e doti tecniche per andarsi a giocare qualcosa di importante ma anche per lui il termine sorpresa o rivelazione è troppo, partendo da una base del quinto posto iridato conquistato a Budapest.

Foto Lapresse

 

 

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