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Nuoto, Mondiali 2023, sesta giornata. L’Italia vuole tornare grande con Panziera, Quadarella e la 4×200 sl maschile

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Simona Quadarella

La ricreazione è finita e in questa sesta giornata l’Italia vuole tornare a fare la voce grossa con alcuni dei suoi big che tornano in acqua per iniziare l’ultima avventura della rassegna iridata. Si parte con i 100 farfalla  e i fari in casa azzurra sono puntati su Federico Burdisso che, dopo la delusione dei 200, vuole iniziare a raccogliere i frutti di un lavoro mirato sulla distanza veloce con Claudio Rossetto. Importante questa prova anche in chiave staffetta mista. Al via c’è anche Piero Codia, che ha vissuto una stagione positiva ma che sui 50 non ha lasciato una buona impressione. E’ l’occasione giusta per rifarsi sulla distanza su cui ha lavorato maggiormente nelle ultime stagioni. Assente il re Milak, può succedere di tutto in questa gara: Temple, Grousset, Heilman, Rose e Peters partono in prima fila per giocarsi una medaglia. Ponti, Liendo e Guy vanno per la sorpresa anche se i primi due non sembrano nella condizione ideale.

Margherita Panziera vuole tornare in una finale mondiale dopo il brutto ricordo del quarto posto di Gwangju e quello meno fosco del quarto posto di Budapest. La veneta arriva da una stagione non facile per via di tanti problemi fisici ma questa è casa sua e spesso, anche non al meglio, riesce a trovare la zampata vincente. Si rinnova la sfida per l’oro tra Kaylee McKeown, Regan Smith e Kylie Masse, mentre le outsider potrebbero essere la britannica Shanahan, le cinesi Liu e Peng e l’altra statunitense White.

Italia potenziale protagonista anche nei 50 stile libero uomini con il vice campione europeo Leonardo Deplano a caccia di un risultato di prestigio e il finalista olimpico e mondiale Lorenzo Zazzeri che cercherà gloria dopo l’argento nella 4×100 stile libero per mettersi alle spalle una stagione molto complicata: l’obiettivo finale è difficile ma non impossibile per entrambi. Incuriosisce la presenza al via di Florent Manaudou che ci terrebbe a chiudere alla grande la sua carriera a Parigi, ma i favoriti sono il britannico Proud, l’australiano McEvoy, gli statunitensi Alexy e Held e il francese Grousset che sta disputando un ottimo Mondiale.

Non ci sono azzurre al via dei 50 farfalla che hanno come grande favorita Sarah Sjoestroem che entra in scena solo ora ma dovrà fare attenzione a Yufei Zhang, in gran forma e già regina dei 100, oltre alle statunitensi Walsh e Huske, apparsa però lontana dalla condizione migliore finora, alla francese Henique, all’olandese De Waard ealla tedesca Kohler.

Italia a caccia della finale nella 4×200 stile libero maschile. Non tutti gli azzurri, protagonisti nella ultime stagioni, sono al meglio ma per entrare nelle prime otto questa Italia potrebbe essere sufficiente. Difficile poi pensare a qualcosa di più. La Gran Bretagna campione olimpica ha oro e argento individuali e difficilmente potrà sbagliare. Australia, Stati Uniti e Cina hanno le carte in regola per giocarsi un posto sul podio. Difficile che altre squadre possano inserirsi.

In chiusura di mattinata sono in programma le batterie degli 800 stile libero con finale in programma sabato. Alle quattro pretendenti il podio del 1500, Katie Ledecky, Simona Quadarella, Lani Pallister e Bingjie Li si aggiungono due fattori che possono far saltare il banco, l’australiana Ariarne Titmus e la neozelandese Erika Fairweather. Gara bellissima e servirà andare molto forte fin dalle batterie per evitare brutte sorprese.

Cinque i titoli da assegnare nel pomeriggio. Le australiane sono le favorite nei 100 stile libero: O’Callaghan e MecKeon hanno tutto per dominare e prendersi le prime due posizioni del podio ma le sorprese sono dietro l’angolo, con le statunitensi Douglass e Weitzeil, la rappresentante di Hong Kong Houghey desiderosa di riscatto dopo un 200 non all’altezza delle aspettative e la campionessa d’Europa Steengerben da non sottovalutare.

Ryan Murphy, dopo il trionfo nei 100, può fare il bis in una delle gare che più delle altre risente dell’assenza dei russi, i 200 dorso. Non c’è il campione europeo Ndoye-Brouard, occhio all’australiano Woodward e al francese Tomac. Nei 200 rana si preannuncia una lotta a tre tra la sudafricana Schoenmaker, la statunitense King, desiderosa di riscatto dopo la brutta prova nei 100 e l’arrembante olandese Schouten.

Nei 200 rana maschili l’australiano Stubblety-Cook, campione di tutto della specialità (olimpico, iridato e primatista mondiale), dovrà fare attenzione al campione di tutto a Fukuoka, il cinese Qin e alla sua partenza devastante, forte della velocità di base di cui è dotato. L’outsider potrebbe essere l’olandese Corbeau ma attenzione anche allo statunitense Fallon.

Foto Lapresse

 

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