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Nuoto, Mondiali 2023. Subito in vasca i big azzurri: Ceccon e Martinenghi vanno a caccia della prima finale!

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Programma nutrito, quello della prima giornata dei Mondiali di nuoto che va in scena domani a Fukuoka. Si assegnano i primi cinque titoli e l’Italia vuole subito essere protagonista. Ad aprire il Mondiale azzurro sarà Sara Franceschi che può puntare alla finale dei 200 misti che difficilmente sfuggirà ad una delle tre specialiste assolute della disciplina, l’australiana Kaylee McKeown e le statunitensi Alex Walsh e Kate Douglass. Le outsider potrebbero essere la israeliana Gorbenko, la olandese Steenbergen e la cinese Yiting Yu.

Due gli azzurri al via nei 400 stile libero. Entrambi hanno le carte in regola per puntare alla finale, in particolare Marco De Tullio che lo scorso anno fu protagonista della finale al Mondiale di Budapest e arriva battagliero a questo appuntamento in Giappone e Matteo Ciampi, se riuscirà a dosare bene le forze in batteria. Gli uomini da battere arrivano dall’Australia: occhio al giovane Sam Short che si preannuncia protagonista del mezzofondo a Fukuoka (miglior tempo stagionale sulla distanza) e ad Elijah Winnington, mentre gli altri candidati al podio arrivano dall’Europa e sono il tedesco Lukas Martens e l’austriaco Felix Aubock. Da non sottovalutare il campione olimpico tunisino Hafnaoui.

Si preannuncia la solita sfida stellare ad altissimi livelli nei 100 farfalla che vedono al via la veterana della squadra azzurra, Ilaria Bianchi alla sua settima presenza ai Mondiali e a caccia della quinta partecipazione olimpica. Per l’atleta di Castel San Pietro la qualificazione alla semifinale appare il massimo traguardo possibile. La partita per le medaglie è incertissima: la campionessa olimpica in carica Maggie MacNeil è al rientro e punta a tornare regina della specialità ma se la dovrà vedere con la campionessa in carica Torri Huske, la solidissima cinese Zhang Yufei, l’australiana Emma McKeon, l’astro nascente statunitense Gretchen Walsh e, perché no, la grande protagonista degli Europei juniores, la bosniaca Lana Pudar.

Inizia il cammino di uno degli azzurri più attesi a Fukuoka, Thomas Ceccon che affronta, assieme a Pietro Codia, le batterie dei 50 farfalla, gara che gradisce non poco e che a Budapest gli lasciò un pizzico di amaro in bocca con il podio prima assegnato e poi tolto per via di una squalifica ballerina di uno dei suoi rivali. Ceccon si presenta con il miglior crono al mondo fra i presenti ma sono tutti vicinissimi. Quello che è certo è che nessuno dei medaglisti di Budapest si potrà ripetere, visto che gli statunitensi Dressel e Andrews non si sono qualificati e il brasiliano Santos ha abbandonato l’attività. I pretendenti al podio sono tanti, dal britannico Ben Proud, che ama questa gara, al connazionale Jacob Peters, dai due statunitensi Shaine Casas e Dare Rose, all’australiano Cameron McEvoy, fino all’ungherese Szebasztian Szabo che ha la possibilità di scrollarsi di dosso l’etichetta di specialista della vasca corta.

Non ci sono azzurre al via dei 400 stile dopo la decisione di Simona Quadarella di non prendere parte alla gara di cui è vice campionessa d’Europa e per la quale si era qualificata a Riccione. Si tratta di una delle gare più attese del Mondiale per qualità delle pretendenti al podio. In tanti si aspettano la battaglia a due tra la statunitense Katie Ledecky (ex primatista del mondo) e la canadese Summer McIntosh (nuova primatista mondiale) ma altre grandi specialiste possono inserirsi nella battaglia, dalle australiane Ariarne Titmus e Lani Pallister, alle neozelandese Erika Fairweather, fino alle outsider Bingje Li e Bella Sims.

Inizia l’avventura mondiale anche di Nicolò Martinenghi, chiamato subito a difendere il titolo iridato dei 100 rana. Al suo fianco ci sarà Federico Poggio che quest’anno finora è riuscito a far meglio del campione del mondo, che ha dovuto risolvere qualche problema fisico di troppo ma che arriva tutto sommato in condizione a questo appuntamento. I pericoli maggiori, sulla carta, arrivano dalla Cina che sembra aver trovato due grandi interpreti della rana, stando ai tempi fatti segare ai trials, Haiyang Qin e Yan Zibei che vantano i primi due tempi al mondo in stagione. Occhio come sempre a Nic Fink che vuole continuare a giocare brutti scherzi agli azzurri (l’anno scorso ci riuscì nei 50 iridati e al Mondiale in vasca corta) e ad Arno Kamminga che sembra tornato su altissimi livelli dopo le difficoltà della passata stagione.

C’è Alberto Razzetti, finalista olimpico e oro europeo, a caccia di un grande risultato nei 400 misti che chiudono il programma individuale e che assegneranno il titolo nel pomeriggio. Il grande favorito è il campione del mondo in carica, il fenomeno francese Leon Marchand che darà l’assalto al record del mondo di Phelps, che fino a un anno fa pareva inattaccabile. Gli Stati Uniti gettano nella mischia l’argento mondiaqle Carson Foster e l’oro olimpico Chase Kalisz ma l’impressione è che non basterà a contrastare lo strapotere francese. Per le medaglie ci sono anche i due padroni di casa Daiya Seto e Tomoru Honda e il britannico Brandon Smith.

Nella staffetta 4×100 stile libero femminile la novità si chiama proprio Italia. Con una squadra giovane l’Italia cerca di aprirsi la strada verso un futuro che, guardando i risultati delle giovanili, potrebber riservare buone soddisfazioni. Difficile pensare ad una finale per le azzurre che punteranno a migliorarsi. La grande favorita resta l’Australia ma gli Stati Uniti non partono battuti. Occhio anche a Cina, Gran Bretagna ma soprattutto Canada con una squadra solida, senza punti deboli.

Italia che vuole essere protagonista nella 4×100 stile libero uomini. In stagione i velocisti azzurri, per diversi motivi, non sono riusciti a ripetere gli exploit delle passate stagioni e dunque proveranno a cambiare passo proprio nell’occasione più importante. Serve un deciso miglioramento da parte di tutti per riuscire a puntare nuovamente al podio, dopo il bronzo di un anno da a Budapest. Australia e Stati Uniti sono le grandi favorite ma attenzione alla Gran Bretagna che ha una squadra in forte crescita e potrebbe contrastare proprio gli azzurri.

Foto Lapresse

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