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Nuoto, Mondiali 2023: una Benedetta Pilato a mezzo servizio. Ma nei 50 rana…

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Il 2023 non sarà probabilmente ricordato come l’anno di Benedetta Pilato e questo, dopo tante stagioni marchiate a fuoco dalla ranista tarantina, è sicuramente un problema da poco. Quello che doveva dimostrare, Benedetta Pilato lo ha dimostrato l’anno scorso vincendo al Mondiale a all’Europeo in casa quei 100 rana che sono stati per i primi anni della sua carriera, costellati di successi nei 50, argomento di discussione e a volte anche di scontro con chi la sollecitava a crescere nella specialità olimpica.

Se, nell’anno più difficile, conquisti un’insperata qualificazione ai Mondiali durante un Campionato Italiano che non hai preparato perfettamente, significa una volta di più che il buono c’è e potrebbe di nuovo emergere nell’appuntamento clou della stagione, il Mondiale di Fukuoka che è alle porte.

L’anno più difficile, per un nuotatore, spesso combacia con l’esame di maturità. Benedetta Pilato non si è mai nascosta: agli studi ci ha sempre tenuto e spesso ha fatto delle rinunce anche pesanti lato sport per poter restare al pari con gli studi, basti ricordare la Dad a Budapest durante la prima edizione della ISL, o la rinuncia a qualche meeting primaverile per non perdere di vista le lezioni nel momento cruciale dell’anno scolastico.

La priorità, da settembre in poi, si è divisa in tre: il nuoto, la preparazione dell’esame di maturità e la risoluzione di alcuni problemi fisici che l’hanno tormentata nelle scorse stagioni. Ora che i primi due problemi sono risolti (la maturità lo è, i problemi fisici si spera), Benedetta Pilato si può concentrare sul nuoto. La certezza è che la tarantina arriva all’appuntamento giapponese senza troppa benzina in corpo e questo fa sì che, solo per questa occasione, forse la cartuccia più importante da sparare, Benedetta Pilato l’abbia tenuta per i 50 (gara per cui è qualificata), un ritorno di fiamma quasi obbligato che non è un passo indietro, semmai un passaggio per arrivare pronta alla stagione che porta a Parigi 2024.

Oggi Benedetta Pilato appare sicuramente più rilassata rispetto a tre mesi fa quando mise addirittura in dubbio la partecipazione ai Mondiali: ha potuto allenarsi senza grosse difficoltà dal punto di vista fisico, ha potuto lavorare con il suo allenatore Vito D’Onghia e si presenta agguerrita come sempre all’appuntamento del Mondiale, consapevole che la condizione non può essere quella dello scorso anno ma che la voglia di dare battaglia c’è, eccome.

Cosa aspettarsi da Benedetta Pilato? Un 50 rana di qualità, la capacità di reggere il ritmo di Meylutyte, tornata regina della specialità e di chi ha qualitā e capacità di salire sul podio. Una medaglia in questa gara sarebbe già un grande risultato magari da unire a un po’ più di sicurezza nell’affrontare quel 100 con cui ha trovato il feeling giusto lo scorso anno e che potrà riservarle ancora tante soddisfazioni.

Foto Lapresse

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