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Nuoto, Simona Quadarella quarta negli 800 sl. Pilato, Bottazzo e Ceccon in finale ai Mondiali

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Calato il sipario sulla settima e penultima giornata di semifinali e Finali dei Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga a Fukuoka (Giappone). Nella Marine Messe Hall A il programma odierno ha regalato risultati degni di un certo nome, che vale la pena raccontare.

E sono cinque. Sara Sjoestroem ha piazzato la sua cinquina nei titoli iridati dei 50 delfino donne, confermando il proprio dominio che dura da otto anni. Nessun dubbio per lei, capace di andarsi a prendere la vittoria con l’ennesimo crono da sotto 25″ (24.77) a precedere la cinese Zhang Yufei (25.05) e l’americana Gretchen Walsh (25.46).

Non è riuscito il colpo a Leonardo Deplano nella Finale dei 50 sl: uno start completamente sbagliato e recuperare un metro a tutti si è rivelato impossibile. Peccato, perché la progressione nei secondi 25 metri è stata ottima. Vero è che il 21.92 è valso l’ottavo posto all’azzurro nella gara in cui l’australiano Cameron McEvoy ha realizzato il nuovo record oceanico di 21.06 a precedere lo statunitense Jack Alexy (21.57) e il britannico Benjamin Proud (21.58).

Neanche il tempo di fare mente locale e Sjoestroem si è rituffata in vasca e con una semifinale magistrale nei 50 stile libero ha ottenuto il nuovo record del mondo di 23.61, migliorando il suo primato (23.67) che durava da sei anni. Davvero un’atleta straordinaria. Ovviamente, miglior tempo d’accesso all’atto conclusivo di domani davanti all’australiana Shayna Jack (24.01) e alla cinese Zhang Yufei (24.20).

Nei 50 rana donne è arrivata la risposta in semifinale che ci si aspettava da Ruta Meilutyte. La lituana, già oro nei 100 rana in questa sede, ha dato conferma di godere di una grande condizione, eguagliando il primato del mondo di Benedetta Pilato (29.30). Benny, da par suo, non è riuscita a replicare la stessa prestazione delle batterie (29.60), salendo con i tempi nel penultimo atto (30.09). Tuttavia, la pugliese avrà un’altra chance nella Finale, come la avrà Anita Bottazzo, entrata con il settimo tempo dell’overall (30.28). Come nel caso di Benedetta, anche lei ha peggiorato il 30.02 (personale) delle heat mattutine, ma potrà sfruttare questa esperienza per giocarsi le proprie carte domani. Atto conclusivo in cui l’americana Lilly King (29.72) e la sudafricana Lara van Niekerk (29.91) sono le rivali più attrezzate per le azzurre nella corsa al podio, oltre ovviamente alla lituana.

Nei 100 delfino il francese Maxime Grousset è stato premiato con la scelta di non fare i 50 stile libero e di dedicarsi a questa gara esclusivamente. Prestazione fantastica del transalpino che in 50.14 si è tinto d’oro davanti al canadese Josh Liendo (50.34) e all’americano Dare Rose (50.46). Nei 200 dorso donne l’australiana Kaylee McKeown ha replicato quanto fatto ieri dal cinese Qin Haiyang nella rana, ovvero centrare il filotto di ori nei 50, 100 e 200 metri di uno stile. L’australiana ha compiuto questa impresa nel dorso, mai riuscita ad altre atlete in una rassegna iridata. Ci ha provato l’americana Regan Smith (2:04.94) con un passaggio veloce ai 100 metri di 1:00.26, ma la seconda parte di gara dell’aussie è stata esaltante e con il crono di 2:03.85 in questi 200 dorso la tripletta d’oro si è compiuta. Il bronzo è andato alla cinese Peng Xuwei (2:06.74).

Nelle semifinali dei 50 dorso uomini Thomas Ceccon ha timbrato il cartellino per la Finale di domani con il crono di 24.57 a 17 centesimi dal suo record italiano. Servirà il primato nazionale, probabilmente, se vorrà conquistare una medaglia perché gli americani vanno forte, ovvero Justin Ress (1° in 24.35) e Hunter Armstrong (2° 24.41), con lo stesso tempo del cinese Xu Jiayu.

Finale stellare negli 800 stile libero donne con l’americana Katie Ledecky che è entrata nella storia, diventando la prima in assoluto (uomo e donna non fa differenza) a vincere sei ori iridati in una specialità. Nel suo caso sono consecutivi. La statunitense ha toccato la piastra in 8:08.87 a precedere la cinese Li Bingjie (8:13.31 record asiatico) e l’australiana Ariarne Titmus (8:13.59, record oceanico). Quarta posizione per una ottima Simona Quadarella che ha fatto tutto quello che ha potuto (8:16.46) in un contesto decisamente qualitativo.

Chiusura nella 4×100 stile libero mista in cui l’Italia ha colto un quinto posto (3:24.53) senza incantare: Alessandro Miressi (47.97), Thomas Ceccon (47.93), Costanza Cocconcelli (54.84) e Sofia Morini (53.79) gli azzurri al via. Oro alla solita Australia in 3:18.83, con l’ormai consueto record del mondo di 3:18.83 davanti agli USA (3:20.82) e alla Gran Bretagna (3:21.68, primato europeo).

Foto: LaPresse

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