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Nuoto
Nuoto, Simone Cerasuolo sarà la rivelazione dell’Italia ai Mondiali?
Italia, 50 rana, rivelazione, Mondiali. No, non stiamo parlando di Benedetta Pilato, che rivelazioni ormai non sarebbe più. C’è un azzurro che ha già mostrato cose egregie nel 2022, che è stato l’anno della sua consacrazione ad altissimo livello e che ha nel mirino il podio iridato nella gara più veloce della rana. Il suo nome è Simone Cerasuolo e si potrebbe dire che lo manda un certo Fabio Scozzoli che ha appena concluso la sua carriera agonistica ed ora si può dedicare esclusivamente a cercare di spingere il più in alto possibile i suoi pupilli, fra cui l’imolese doc specialista della rana veloce.
Simone Cerasuolo, pur essendo al suo secondo Mondiale, parte da una base elevata: il quinto posto iridato nei 50 rana dello scorso anno a Budapest e la medaglia d’argento europea a Roma. E’ giovane, anzi giovanissimo ma ha già l’atteggiamento del veterano: riflessivo, mai una parola fuori posto, mai un atteggiamento sopra le righe. Per lui le vittorie sono qualcosa di normale, per questo non si lascia mai andare a esultanze smodate, mentre la sconfitta fa parte del gioco e va accettata senza fare tante storie.
A Fukuoka può andarsela a giocare per il podio, inutile girarci attorno. L’imolese vanta il sesto miglior tempo dell’anno, ma togliendo il marziano Shymanovich che non può essere al via a Fukuoka, possiede il quinto tempo a pari merito con il compagno Nicolò Martinenghi che quest’anno ha battuto ripetutamente approfittando anche dei problemi fisici del fuoriclasse varesino.
Se i cinesi ripeteranno gli exploit dei trials tutto si fa più complicato, diversamente il campo dei rivali potrebbe aprirsi in modo interessante per Cerasuolo ma anche per Martinenghi, con il desiderio di entrambi di prendersi la rivincita nei confronti di Nic Fink, che sbaragliò il campo un anno fa a Budapest nella gara veloce.
L’impressione è che il miglior Cerasuolo, al momento, quest’anno non si sia ancora visto. Il romagnolo ha faticato a ritrovare il ritmo giusto e non è uscito soddisfatto dai campionati italiani di Riccione, anche per il mancato minimo. Ha lavorato, tanto, per velocizzare ulteriormente l’azione in acqua, per limare qualche centesimo in partenza e in subacquea e ora è pronto alla sfida, forse l’ultima di questo ciclo sui 50 perché il prossimo anno, stagione olimpica, ci sarà da concentrare le forze sui 100 e anche qui Simone Cerasuolo vuole farsi trovare pronto alla sfida.
Foto Lapresse