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Nuoto, Thomas Ceccon: un pensierino ai 200 dorso? Livello internazionale oggettivamente non eccelso

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Quale programma per Thomas Ceccon per Parigi 2024? Il tema è caldo e vien da chiedersi se il veneto, con il suo tecnico Alberto Burlina, stiano valutando un allargamento del programma in chiave Giochi Olimpici. Questo perchè? Le gare che l’azzurro ha affrontato l’anno scorso a Budapest e replicato quest’anno a Fukuoka hanno caratteristiche a Cinque Cerchi solo nei 100 dorso. Tradotto: 50 delfino e 50 dorso non presenti.

Quesito: può un atleta della classe cristallina di Ceccon limitarsi solo alle due vasche del dorso a livello individuale, con il rischio che poi per un imprevisto di qualsiasi genere tutto possa andare male? Non ci sono dubbi che questi ragionamenti nelle segrete stanze si stiano facendo e sul tavolo ci siano varie soluzioni. C’è chi parla di 100 stile libero, altri di 100 farfalla, altri ancora di 200 stile libero.

Soluzioni affascinanti, ma nelle quali c’è un problema importante dato dalla concorrenza. Ecco che, in questo discorso, potrebbero incastrarsi i 200 dorso. Nei fatti, la nuotata molto “smooth” di Thomas ben si presta a una distanza di questo genere e quindi l’adattamento non sarebbe così un problema, certo ci sarebbe da lavorare e tanto sulla resistenza.

Il roster degli avversari, tenuto conto anche dall’attuale esclusione dei russi, ha sì negli americani e in Ryan Murphy sempre degli ossi duri, come dimostrato nella Finale di questi Mondiali 2023 dei 100 dorso, ma non da far rabbrividire come crono. A questo punto non resta che attendere i prossimi mesi e magari già dai prossimi Mondiali di Doha avremo delle indicazioni a riguardo.

Foto: LaPresse

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