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Origi manda in crisi il Milan: è sul mercato, ma rifiuta tutte le offerte. Quanto vale? E lo stipendio..

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Il Milan ha già messo le marce alte sul mercato grazie alla cessione di Sandro Tonali. Una iniezione di denaro che ha permesso ai rossoneri di avviare un restyling tecnico ancora non completato, ma ci sarà bisogno di altri addii per poter concedere a Stefano Pioli la squadra da lui tanto agognata. Chi sembra sul piede di partenza al momento è Divock Origi, ma il belga non vuole saperne.

Arrivato lo scorso anno a Milano a parametro zero, il centravanti proveniente dal Liverpool non è riuscito a prendersi il testimone di Olivier Giroud al centro dell’attacco, venendo utilizzato perlopiù da riserva: 36 presenze complessive per lui per nemmeno 1200 minuti totali (la media di meno di 37′ a match), dieci apparizioni da titolare e la miseria di due reti segnate, il 22 ottobre 2022 contro il Monza e il 29 gennaio scorso contro il Sassuolo.

Poco, decisamente tropo poco per meritarsi una riconferma in rossonero. La dirigenza apre dunque alla possibile cessione, anche perché un suo addio significherebbe una netta plusvalenza a bilancio, essendo arrivato da svincolato. Ad aver drizzato le antenne su di lui è la solita Arabia Saudita, che vorrebbe chiamare a sé il belga, ma per ora il calciatore, valutato 6 milioni da Transfermarkt, rimane irremovibile, anche di fronte alle maxiofferte ricevute.

Origi vuole fare di tutto per rimanere al Milan, forte del contratto firmato fino al 2026 con uno stipendio di quattro milioni netti a stagione. Soldi che il Milan pensa di poter utilizzare in maniera più saggia. Ma fino a che il calciatore non vorrà muoversi da Milanello, nonostante non abbia lasciato un minimo segno nell’economia della stagione e nel cuore dei tifosi, i piani di mercato sono da considerarsi in stallo.

Foto: LaPresse

 

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