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Padel, non più solo una moda. L’Italia inizia a raccogliere risultati di rango internazionale
Quando ormai tre anni fa è scoppiata la padel mania, praticamente nessuno pensava che questo fenomeno potesse durare tanto a lungo. E invece, oggi siamo qui a parlare sempre più frequentemente di questo sport che piace a tanti e che potrebbe diventare presto olimpico (si punta a Los Angeles 2028). Il padel è tante cose positive messe insieme: divertimento, socialità, svago e, per chi ama la competizione, è anche una disciplina che permette di confrontarsi costantemente con altri giocatori.
Sono stati tutti questi fattori a consentire a questo sport di crescere sempre di più nel Bel Paese (e non solo), sia per quanto riguarda i praticanti sia per quanto riguarda i circoli e campi presenti (sul territorio italiano sono stati superati da poco gli 8000 campi, fonte: Mrpadelpaddle.com). E poco importa se alcuni considerano questa disciplina “il tennis dei falliti”, perché il padel sa andare ben oltre a queste critiche e lo fa rispondendo sul campo con un numero sempre più alto di appassionati.
Questo movimento in continua evoluzione ha portato ovviamente anche a una crescita esponenziale a livello professionistico, in uno sport in cui Spagna e Argentina erano fino a qualche anno fa avanti anni luce rispetto al Bel Paese (e anche a tutte le altre Nazioni). Ora, invece, questi due Paesi non sembrano più così distanti dall’Italia, che in questi ultimi due anni si è messa in mostra con traguardi sempre più grandi.
I primi risultati di spessore sono arrivati grazie alle donne, brave a crederci fin dall’inizio e a buttarsi subito con grande coraggio in una realtà difficilissima come il World Padel Tour (uno dei due massimi circuiti mondiali insieme al circuito Premier Padel che è nato però soltanto nel 2022). Subito le nostre portacolori hanno ovviamente faticato molto, ma poi si sono fatte velocemente sempre più spazio fino a raggiungere risultati grandiosi come ad esempio i due bronzi vinti dalla squadra azzurra ai Mondiali femminili 2021 e 2022, i due quarti di finale conquistati recentemente da Carolina Orsi nel WPT in coppia con la spagnola Patty Llaguno (da sottolineare che però, oltre alla romana, anche altre italiane, Giulia Sussarello/Emily Stellato su tutte, si stanno togliendo grandissime soddisfazioni) e successivamente, con anche l’aiuto di Marco Cassetta, le tre medaglie ottenute ai Giochi Europei (importante manifestazione continentale multidisciplinare) di Cracovia (Polonia) di due settimane fa.
Entrando più nello specifico di quest’ultimo punto, le emozioni più grandi le hanno ovviamente regalate la stessa Orsi e la sua compagna Giorgia Marchetti grazie al magnifico trionfo nel torneo di doppio femminile, ma anche Giulia Sussarello/Marco Cassetta e la stessa Sussarello con Chiara Pappacena hanno saputo dare al Bel Paese grande gioia rispettivamente con l’argento nel torneo di doppio misto e il bronzo nel doppio femminile (da sottolineare che in tutti questi eventi non erano presenti i big, ma comunque c’erano diversi giocatori di alto livello). Questi tre risultati sono stati davvero strepitosi e hanno confermato la grande crescita dell’Italia.
Come si può notare da quanto scritto qui sopra, cinque dei sei giocatori che hanno conquistato una medaglia ai Giochi Europei sono donne. Questa è la normale conseguenza delle differenti crescite internazionali che hanno avuto i maschi e le femmine in Italia, ma ciò non vuol dire che gli uomini non stiano migliorando sempre più. Anzi, proprio in questi ultimi mesi i maschi italiani hanno avuto una grandissima crescita (soprattutto grazie alle tante lezioni fatte in Spagna con i migliori allenatori del mondo) e ora anche loro si apprestano a ottenere risultati di spessore, sebbene il livello della top 20 mondiale sia ancora distante.
Ora un altro test importante sarà il BNL Italy Major Premier Padel, torneo del circuito Premier Padel in programma dall’8 al 16 luglio al Foro Italico di Roma. Lì ci saranno davvero tutti i migliori giocatori al mondo e sarà dunque molto interessante vedere fin dove riusciranno a spingersi gli italiani. La parola passa al campo.
Foto: Padelfip