Nuoto

Pagelle Mondiali di nuoto: l’eclettismo di Ceccon, la sostanza di Martinenghi

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PAGELLE MONDIALI NUOTO 2023 OGGI

Lunedì 24 luglio

Che giornata per l’Italia del nuoto! Thomas Ceccon ha conquistato il successo nei 50 farfalla con il nuovo record italiano, mentre Nicolò Martinenghi si è messo al collo l’argento dei 100 rana, scendendo solo di un gradino nel podio iridato dopo l’oro dello scorso anno. Ceccon ha conquistato anche la finale dei 100 dorso con il miglior tempo, mentre gli altri azzurri in semifinale non sono riusciti a superare il turno. Delusione per le raniste Angiolini e Carraro, per le quali l’accesso alla finale era possibile, bene De Tullio, a un soffio dalla finale dei 200 stile, non giudicabile Panziera che ha affrontato i 100 dorso in semifinale come un allenamento in vista dei 200.

THOMAS CECCON 10: Voto pieno! Conquista il suo secondo oro mondiale, il primo di un italiano nella farfalla, lo condisce con un record italiano straordinario, il tutto mezz’ora dopo aver nuotato 52″ nella semifinale dei 100 dorso dove ottiene il miglior tempo. Se proprio si vuole cercare il pelo nell’uovo rischia qualcosa di troppo in batteria nei 100 dorso ma va a finire che aveva calcolato tutto anche lì. Può diventare uno degli uomini del Mondiale, in casa Italia lo è già. Straordinario.

NICOLO’ MARTINENGHI 9: Può un argento valere quanto un oro? E’ molto difficile ma questo è uno di quei casi. Un mix di carattere e classe, di determinazione e concretezza. E’ un mix che non lo fa scendere dal podio. Questo Qin forse (sottolineiamo, forse) non lo avrebbe battuto neppure al meglio della condizione ma aver portato a casa questa medaglia al termine di una stagione così complicata vale tantissimo anche dal punto di vista psicologico. Applausi!

SIMONA QUADARELLA 7.5: Desta un’ottima impressione in batteria. Ledecky è imprendibile ma vince il duello con Pallister ed entra in finale con il secondo tempo. La speranza è che stavolta non debba prendere lo schiaffo per trovare la gara da podio perchè in questo 1500 questa Quadarella può dire la sua.

MARTINA CARRARO 6: Oggi vale questo, che significa stop in semifinale su tempi per lei da non buttare. E’ in bilico fra essere ancora un’atleta e fare lo stesso passo del marito Fabio Scozzoli ma alla fine a Parigi arriverà, con la speranza di tirare giù un secondo perchè con queste avversarie, con questi tempi, si rischia davvero di non andare da nessuna parte ai Giochi.

LISA ANGIOLINI 5: Da lei si attendeva l’exploit ma, come per Poggio, la semifinale le è fatale. In mattinata disputa una gara di rincorsa ma nel finale sale di colpi dando l’impressione di essere in condizione. Nel pomeriggio mai in partita, dall’inizio alla fine. L’argento dello scorso anno a Roma è già un ricordo e va rinverdito appena possibile.

MARGHERITA PANZIERA 6: Doveva essere una gara di preparazione e tale si è rivelata. Non riesce a restare sotto il minuto nei 100 ma va bene così. Quest’anno non le si può chiedere molto di più che due 200 di qualità che le regalino l’ennesima finale iridata.

MARCO DE TULLIO 7: Bella reazione dopo l’eliminazione per certi versi inattesa in batteria nei 400 stile libero. Peccato per il mancato accesso in finale ma sia al mattino che, soprattutto, al pomeriggio in semifinale piace per atteggiamento e anche per risultato cronometrico, non troppo lontano dal personale che sarebbe servito per entrare in finale. Rialza la testa e per la 4×200 è pronto a fare il suo.

STEFANO DI COLA 4: In partita solo per una vasca nella batteria dei 200 stile libero, poi perde terreno e chiude con 1’47″2 lontano dal tempo che servirebbe per la semifinale. Deludente ma questa stagione non gli ha riservato soddisfazioni.

Foto: LaPresse

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