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Scherma, i fiorettisti guardano avanti: “Eravamo scarichi, giornate così capitano: bisogna reagire”

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Marini Macchi Garozzo fioretto

Quinto posto per l’Italia del fioretto maschile a squadre ai Mondiali 2023 di scherma, che si sono conclusi oggi a Milano: gli azzurri hanno perso contro Hong Kong ai quarti, ma poi si sono imposti nel tabellone di consolazione sconfiggendo la Francia nell’ultimo assalto. Queste le dichiarazioni degli azzurri.

Filippo Macchi: “Quando si perde non è mai facile, non mi è piaciuto il gesto fatto da un campione come Ka Long, il nostro pubblico alla fine ci stava solo incitando e spronando a fare di più. Mi do la sufficienza, nella gara individuale ho perso dal campione, e a squadre abbiamo tirato bene, ci sono girati male un paio di match. Siamo stati bravi, purtroppo abbiamo sempre abituato tutti a che l’Italia del fioretto maschile porta sempre medaglie importanti, però non è mai scontato e non è mai facile che arrivino“.

Daniele Garozzo: “Abbiamo avuto dei passaggi a vuoto che di solito non abbiamo, io ho aperto male il primo assalto e nel terzo non sono riuscito a sbloccarmi, a dare il contributo che serviva in quel momento di tensione che c’era perché l’assalto si era rovesciato improvvisamente, non mi capita spesso, purtroppo mi spiace però succede. Siamo una squadra, quindi si vince e si perde insieme, dopo la sconfitta ci siamo messi lì, ci siamo ricaricati, dovevamo comunque raggiungere il quinto posto, quindi abbiamo saputo lottare, soffrire e quindi dobbiamo prenderci il meglio. Inutile stare a rimuginare troppo, lo faremo, adesso ci prendiamo del tempo, poi ripartiremo da quello che non è andato, però dobbiamo sempre portare a casa il buono“.

Scherma, i fiorettisti reagiscono e chiudono al quinto posto il loro Mondiale

Alessio Foconi: “Dobbiamo lavorare meglio, poi devo dire come preparazione siamo stati perfetti, impeccabili, purtroppo capita di sbagliare un assalto, devo dire poi tra l’altro che era proprio una bella giornata per loro. Noi abbiamo sbagliato, ma ci rifaremo siamo molto ottimisti e siamo convinti di poter fare molto meglio di così“.

Tommaso Marini: “C’è stato forse un misunderstanding, ci sono stati dei gesti che magari sono stati male interpretati. Noi non siamo abituati a tutto questo pubblico, quindi forse ha vissuto questa situazione come una provocazione, non mi sento di accusarlo. In quel momento l’arbitro stava tirando fuori un cartellino nero che secondo me sarebbe stato un’ingiustizia, quindi siamo andati a mettere pace tra gli animi, quindi siamo andati lì per cercare di tranquillizzare un po’ quelle che potevano essere le tensioni, e poi è finita lì“.

Foto: Bizzi – Federscherma

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