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Scherma, Tommaso Marini rivela: “Ora dovrò operarmi. Cerioni è un genio, gli devo tantissimo”
Il fioretto non tradisce mai! Dopo l’oro al femminile arriva anche quello al maschile ai Mondiali di Milano con uno strepitoso Tommaso Marini. Il marchigiano è stato protagonista di un cammino eccezionale, vincendo prima una semifinale da brividi con il francese Enzo Lefort, rivincita della finale iridata dello scorso anno, e poi completando tutto con il capolavoro in finale contro l’americano Nick Itkin.
Queste le prime parole da neo Campione del Mondo, che conferma anche l’operazione ad agosto alla spalla: “C’è stata la rivincita rispetto all’anno scorso, anche se per me quell’argento aveva un peso d’oro. Quest’anno c’è stato un evolversi e sono riuscito a vincere il mio primo Mondiale. E’ stato davvero emozionante e poi farlo in casa, nonostante le mie solite problematiche fisiche e i miei up&down mentali che ci sono spesso. E’ stato veramente magico e forse non me ne sto rendendo conto ora. Ora mi aspetterà un periodo davvero complicato, con l’intervento, con la riabilitazione e questo sarà sicuramente un po’ di zucchero che addolcirà la pillola”
Il marchigiano vuole essere un campione non solo in pedana, ma anche fuori dal campo: “Oltre al lato sportivo, spero di lasciare sempre qualcosa di umano. E’ giusto che vengano acclamati le nostre gesta e i nostri record, ma è anche molto più giusto vedere cosa lascia una persona. Noi abbiamo un grandissimo peso perchè indossiamo la maglietta dell’Italia. Dobbiamo essere degli esempi a 360° ed è giusto esserlo dentro le palestre e anche fuori”.
Tommaso Marini è diventato sempre di più un simbolo della scherma italiana: “Io sono sempre io e questa è la cosa che mi piace. Non sono minimamente cambiato se non in meglio dal punto di vista sportivo. Io come persona sono semplice”.
Sul peso di Stefano Cerioni sulle vittorie del fioretto italiano: “Stefano è un genio, qualsiasi nazione che ha toccato ha fatto nascere talenti e ori. Io devo tantissimo a lui e mi ha dato la forza nei momenti difficili. Sicuramente, me la tiro un po’, aveva già una base buona, anche perchè vengo dal Club Scherma Jesi, che è il più forte e titolato al mondo. Ci sono la mia maestra storica Maria Elena Proietti Mosca e la mia preparatrice atletica Annalisa Coltorti che non smetterò mai di ringraziare. Negli ultimi due anni è poi arrivato a Stefano e sono riconoscente al 100% a tutti e tre”
Adesso c’è da preparare una gara a squadra, dove l’Italia difende la medaglia d’oro: “Adesso arriva la parte più difficile. Perchè io oggi avevo da guadagnare, ma da dopodomani noi dovremo difendere e speriamo di bissare il nostro oro. Sono sicuro che ce la faremo, perchè i miei compagni saranno affamati di ori e di medaglie ed io anche. Daremo il massimo”
FOTO: LaPresse