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Tennis, Vagnozzi protegge Sinner: “Troppe critiche gratuite. Ora è più loquace, più italiano”

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Jannik Sinner

Jannik Sinner si sta ancora riposando dopo la semifinale di Wimbledon. Il tennista altoatesino ha deciso di prendersi un periodo di pausa dopo il terzo Slam dell’anno, rientrando direttamente per i due Masters1000 di scena a Toronto e a Cincinnati, ultimi appuntamenti prima degli US Open.

Il suo allenatore Simone Vagnozzi si è espresso al Corriere della Sera su di lui, accusando chi critica il suo giocatore di essere un po’ troppo esigente: “Su Jannik c’è pressione, anche troppa. A volte vince ma se prende un break leggo che c’è qualcosa che non va, come se gli altri giocatori non si facessero breakkare. Le critiche fanno parte del gioco, ma alcune sono gratuite. Ho in mente il percorso, a volte rimango sorpreso. Quando dopo Parigi ho letto ‘disastro Sinner’ o ‘allarme Sinner’ mi è sembrato ci fosse troppa drammatizzazione“.

Vagnozzi parla poi dell’evoluzione di Sinner da quando ha iniziato ad allenarlo: “L’ho incontrato che era un top 10, il tennis era già una cosa seria. A parte il periodo tra Roma e Parigi, in cui non si è divertito, in campo è più sorridente e loquace, più italiano. Prima era senza espressioni. Vi assicuro che è uno che sa stare in mezzo alla gente, ma tutti si aspettano qualcosa da lui e le aspettative non sono mai facili da gestire. La sfida più difficile non è vincere il primo torneo, ma il secondo, il terzo… Jannik però impara in fretta“.

Sinner non è un progetto finito – prosegue Vagnozzi -, lavoriamo su tutto, ora non possiamo curare solo i dettagli. Fisicamente è migliorato, abbiamo cambiato il servizio dopo il Roland Garros e la decisione ha pagato a Wimbledon. A Londra Jannik era tra i migliori per punti fatti con la prima, ace, velocità di palla. Bisogna alzare il numero di prime, oltre ad esperienza, visione tattica del match, non c’è un’area del suo tennis in cui non sia al top. E per me questa è una bellissima notizia“.

Foto: LaPresse

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