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Tour de France 2023, epico duello sul Col de Joux Plan tra Pogacar e Vingegaard, ma a Morzine vince Rodriguez

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Carlos Rodriguez

Un duello epico quello tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar che si chiude, ancora una volta, con un nulla di fatto: show nella quattordicesima tappa del Tour de France 2023, ma alla fine sul traguardo di Morzine les Portes du Soleil si impone l’iberico Carlos Rodriguez. Colpaccio del corridore della Ineos Grenadiers, vittoria più bella della carriera per lui.

Il colpo di scena è arrivato oggi appena dopo il via. Asfalto bagnato e scivoloso, caduta generale con a terra più di una ventina di corridori. La giuria ha deciso subito di neutralizzare il tutto, bloccare la gara e ripartire da fermi, con un paio di ritiri come quelli di Louis Meintjes ed Antonio Pedrero. Successivamente un’altra caduta ha messo fuorigioco Romain Bardet e James Shaw.

Anche nella tappa odierna gran battaglia per cercare la fuga giusta. Un drappello di una ventina di corridori è riuscito a prendere un minimo gap, all’attacco Michał Kwiatkowski e Daniel Martinez (INEOS Grenadiers), Lars van den Berg (Groupama – FDJ), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe (Soudal – Quick Step), Mikel Landa e Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), Nils Politt (BORA – hansgrohe), Giulio Ciccone e Mads Pedersen (Lidl – Trek), Michael Gogl (Alpecin-Deceuninck), Simon Geschke e Alex Aranburu (Cofidis), Gorka Izagirre e Matteo Jorgenson (Movistar Team), Hugo Houle e Krists Neilands (Israel – Premier Tech), Lawson Craddock (Team Jayco AlUla) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team).

Scatenato il nostro Giulio Ciccone, a caccia di punti per la Maglia a Pois, ma l’abruzzese ha scelto la giornata sbagliata, visto che dietro la Jumbo-Visma non ha lasciato il minimo spazio, dettando il ritmo sin dall’inizio e andando a ricompattare il tutto sul Col de la Ramaz.

Lo show però c’è stato sul GPM finale, il Col de Joux Plane: battaglia tra Jumbo e UAE che poi è diventato scontro diretto tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard. Lo sloveno si è avvantaggiato, ha guadagnato una manciata di secondi, ma il danese è rientrato sulla sua ruota e addirittura è riuscito a beffarlo per l’abbuono in cima all’ascesa dopo momenti di studio che hanno favorito anche il rientro di Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Adam Yates (UAE Emirates).

Proprio l’iberico ha sfruttato l’occasione: si è lanciato in discesa Rodriguez ed è riuscito a beffare i due padroni del Tour. Alle sue spalle Pogacar e Vingegaard assieme a Yates, poi Kuss, Hindley e Gall, comunque staccati di oltre un minuto.

Foto: Lapresse

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