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Tour de France 2023, Giulio Ciccone esce di classifica. Ora più libertà per una tappa, difficile la corsa alla maglia a pois

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Giulio Ciccone

Doveva essere la tappa che ci avrebbe dato delle risposte su Giulio Ciccone e le risposte sono arrivate: purtroppo sono negative. L’abruzzese ha pagato gli sforzi di ieri ed è uscito definitivamente dai giochi della classifica generale, giungendo a 10’16” da Tadej Pogacar dopo che si presentava questa mattina da terza forza della graduatoria.

I crolli per Ciccone dopo una buona tappa sono una costante nella sua storia nei Grandi Giri: al Giro 2021 le difficoltà sullo sterrato di Montalcino dopo la splendida frazione a Campo Felice, stesso discorso alla Corsa Rosa dello scorso anno, quando partiva con grandi ambizioni e non si tolse grandi soddisfazioni se non una bella vittoria di tappa a Cogne.

Obiettivo che può essere simile in questa Grande Boucle: ora sicuramente avrà più libertà e sarà meno controllato dal resto del gruppo, non essendo più compreso nei giochi della classifica. Già la tappa di domenica di Puy de Dome potrebbe essere proficua per un’azione da lontano per alzare le braccia al cielo, così come quella del Grand Colombier e di Saint-Gervais Mont-Blanc.

Più difficile invece l’obiettivo maglia a pois, dichiarato più volte prima e durante il Tour dallo stesso Ciccone. L’Italia non vince la classifica degli scalatori dal 1992, quando a riuscirci fu Claudio Chiappucci che bissò il successo del 1991 in questa speciale graduatoria. In questo momento in testa alla classifica dei GPM c’è Neilson Powless con 36 punti, seguito da Felix Gall con 28: proprio l’austriaco sembra essere l’indiziato principale, essendo in ottima condizione di forma. Ciccone è settimo con 19 punti, ma attenzione anche a Vingegaard e Pogacar, che potrebbero far propria anche la maglia a pois se dovessero darsi battaglia con grande costanza in montagna come lo scorso anno.

Foto: Lapresse

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