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Ciclismo
Tour de France 2023, il percorso e le tappe della terza settimana. Cronometro, Col de la Loze e Petit Ballon decisivi
Il Tour de France vive oggi il suo secondo ed ultimo giorno di riposo. Un ultimo giorno per recuperare le forze e per mettere a punto i piani e le strategie in vista della terza e decisiva settimana. Il duello per la vittoria tra Vingegaard e Pogacar è più aperto che mai ed il percorso offrirà tantissime occasioni per fare la differenza. Andiamo ad analizzare tappa per tappa cosa ci aspetta negli ultimi sei giorni del Tour.
PERCORSO TERZA SETTIMANA TOUR DE FRANCE 2023
Martedì 18 luglio, 16a tappa: Passy-Combloux (22.4 km, cronometro individuale)
Subito uno dei momenti potenzialmente decisivi: l’unica cronometro prevista in questa edizione della Grande Boucle non ha un chilometraggio particolarmente elevato ma presenta un tracciato duro su cui le differenze potrebbero essere importanti. Prima parte con un leggero saliscendi che metterà alla prova le gambe dei protagonisti, poi ultimi 6 km interamente in salita: 2.8 km durissimi con pendenze in doppia cifra, poi la strada spiana leggermente e proseguirà sempre intorno al 5% fino al traguardo.
Mercoledì 19 luglio, 17a tappa: Saint-Gervais Mont-Blanc – Courchevel (165.7 km)
Il giorno decisivo? Forse. La tappa regina di sicuro. Quasi 5400 metri di dislivello spalmati su quattro salite durissime. Si parte con i 13.5 km al 5.1% del Col des Saisies, discesa ripida e molto tecnica per poi risalire sul Cormet de Roselens, salita lunghissima di 19.9 km al 6% che porterà i corridori ad oltre 1900 metri di altitudine. Ancora discesa, poi unico tratto di 10 km in cui poter respirare prima della salita sulla Côte de Longefoy (6.7 km al 7.5%), antipasto del Col de la Loze, la salita più dura del Tour, nonché il Souvenir Henri Desgrange di questa edizione, ovvero la cima più alta con i sui 2304 metri s.l.m. Una salita divisa in due che misurerà in totale 28.1 km con pendenza media al 6% (dato abbassato da un tratto di piano, nel finale pendenze in doppia cifra). Il traguardo non è posto in cima, ma al termine di una discesa a gradini di 6 km.
Giovedì 20 luglio, 18 tappa: Moûtiers–Bourg-en-Bresse (184.9 km)
Dopo tante salite, una giornata più tranquilla, in cui potrebbero tornare protagonisti i velocisti. Profilo che si fa “frastagliato” nella parte centrale con gli strappi della Côte de Chambéry-le-Haut (1.6 km al 4.3%) e della Côte de Boissieu (2.6 km al 4.8%). Se le squadre dei velocisti avranno energie per controllare la fuga, anche due brevi strappi nel finale non dovrebbero impedire la volata.
Venerdì 21 luglio, 19a tappa: Moirans-en-Montagne-Poligny (172.8 km)Altra tappa dal profilo altimetrico piuttosto semplice, quiete prima della tempesta dell’ultima tappa di montagna. Saliscendi continuo nella prima parte che potrebbe favorire una fuga. Nel finale l’unico possibile trampolino di lancio sarà la Côte d’Ivory (2.3 km al 6.1%), con scollinamento posto a 28 km dal traguardo.
Sabato 22 luglio, 20a tappa: Belfort-Le Markstein (133.5 km)
L’ultima possibilità per muovere la classifica arriva alla penultima tappa del Tour. Una frazione breve che in appena 133 km presenta ben 3470 metri di dislivello. Sei i GPM presenti su un percorso perfetto per azioni da lontano ed imboscate. Si parte con gli 11.5 km al 5.3% del Ballon d’Alsace, poi in rapidissima successione le tre salite del Col de la Croix des Moinats (5.2 km al 7%), del Col de Grosse Pierre (3.2 km al 7.9%) e del Col de la Schlucht (4.2 km al 5%). Lunghissima discesa e poi gran finale sulle ultime due salite della Grande Boucle: prima il durissimo Petit Ballon coi suoi 9.3 km all’8.1% di pendenza media, e poi il Col du Platzerwasel (7.1 km al 8.4%). GPM posto a 7 km dal traguardo, con la strada che presenterà però ancora un piccolo strappetto prima del piano finale.
Domenica 23 luglio, 21a tappa: Saint-Quentin-en-Yvelines–Paris (115.1 km)
Classica ultima tappa passerella con il solito spettacolare arrivo sugli Champs Élysées, dove si terrà l’usuale prestigiosissima volata, oltre ai consueti festeggiamenti per chi avrà raggiunto i propri obiettivi. Quest’anno per la partenza è stato scelto il velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, una delle sedi della Federazione ciclismo francese, nonché palcoscenico delle gare su pista delle prossime Olimpiadi.