Ciclismo
Tour de France 2023, pagelle di oggi: Vingegaard stende Pogacar, condotta di gara perfetta per Gall e Ciccone
PAGELLE DICIASSETTESIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2023
Felix Gall, voto 10: le qualità di questo giovane scalatore austriaco sono ormai sotto gli occhi di tutti. Quello che avevamo visto nelle scorse stagioni ha trovato risonanza internazionale prima al Tour de Suisse e poi al Tour de France. Vittoria arrivata stroncando i compagni di fuga (gente come Yates, Gaudu, Bilbao) nella tappa regina di questa edizione, migliorando anche posizione in classifica generale ed in quella dei GPM. La giornata perfetta.
Jonas Vingegaard, voto 9: il Re si è confermato tale. La scossa l’aveva data ieri con una prestazione epocale a crono, oggi gli è bastato gestire per stroncare definitivamente Pogacar. Quando lo sloveno ha mollato ha lanciato la sua micidiale progressione, scalando il Col de la Loze come fosse un GPM di 4a categoria. Non riesce a recuperare per giocarsi la vittoria di tappa, ma potrà consolarsi con una Maglia che non è mai stata così Gialla.
Tadej Pogacar, s.v.: quando un alieno, un semidio, si dimostra umano come tutti gli altri, la notizia non può che far rumore. Forse la botta psicologica di ieri, forse la caduta sulla prima salita, forse una condizione inevitabilmente non perfetta per l’avvicinamento difficile al Tour, sta di fatto che il crollo odierno è di quelli precipitosi. Alla radio dice “sono finito, sono morto“, finisce a di ritardo da Vingegaard, salvando comunque in qualche modo il secondo posto. Impossibile dare un’insufficienza ad uno come lui, preferiamo sospendere il giudizio.
Giulio Ciccone, voto 8,5: l’abruzzese non ha sbagliato niente e d ha fatto un ulteriore passo verso la vittoria nella classifica dei GPM. Passa in testa ad ogni traguardo possibile per poi cedere nel finale. La resa di Pogacar in qualche modo lo favorisce perché ha un po’ spento la lotta nel gruppo dei migliori, ma lui il suo dovere l’aveva fatto al meglio. Arriverà alla tappa di sabato in pole poisition per portare la Maglia a Pois sul podio di Parigi.
Adam Yates, voto 8: nel giorno più difficile per la UAE Emirates, il britannico si ritrova a ricoprire il ruolo di capitano. Nel momento del crollo di Pogacar lui è l’unico a tenere il ritmo di Vingegaard e, pur dovendo mollare la ruota del danese, risulta di gran lunga il migliore tra gli uomini di classifica. Terzo posto consolidato e podio che ormai sembra ad un passo.
Simon Yates, voto 7,5: il britannico aveva studiato bene l’azione per cercare la vittoria di tappa. La squadra lavora benissimo e lui sembra pronto ad approfittarne. Poi nel tratto più duro si fa un po’ sorprendere dall’attacco di Gall, provando senza riuscirci di ricucire il buco. Un altro piazzamento in un ottimo Tour che ora lo vede in quinta posizione in classifica.
Pello Bilbao, David Gaudu, voto 7: riescano ad entrare nella fuga giusta con il doppio obiettivo di guadagnare qualcosa in classifica e di giocarsi le proprie chance per la vittoria di tappa. Sull’accelerazione di Gall le speranze di successo sfumano, ma rimane la buona prestazione con cui consolidano la top10 nella generale.
Carlos Rodriguez, voto 5,5: probabilmente la delusione della giornata. Nella valutazione non possiamo dimenticare che ha appena 22 anni e che è al suo primo Tour de France però bisogna considerare come, dopo aver fatto lavorare i suoi a lungo, lo spagnolo si sia staccato alla prima reale accelerazione. Il terzo posto si allontana ed anzi, ora sembra doversi difendere dalla rimonta si Yates e Bilbao.
Chris Harper, Ben O’Connor, Mattias Skjelmose, voto 8: vogliamo prenderci un momento anche per celebrare i gregari, specialmente quelli che avevano iniziato la corsa pensando di dover ricoprire un ruolo da leader. O’Connor è fondamentale nella vittoria di Gall, Harper chiude al settimo posto una frazione in cui si è sacrificato per Yates, mentre Skjelmose lavora alla grande per portare Ciccone ad accumulare punti sui primi GPM.
Foto: LaPresse