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Tuffi, Chiara Pellacani: “A Miami mi allenerò con grandi atlete. Non penso al confronto con Tania Cagnotto”

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Chiara Pellacani

Chiara ci crede. Nell’ultima puntata di Giochi di Gloria, a cura di Sport2U e di OASport e condotta da Gianmario Bonzi, con la presenza anche di un collega di alto livello come Stefano Vegliani, l’ospite è stata di quelle importanti, ovvero Chiara Pellacani. La giovane tuffatrice tricolore, classe 2002, è sempre più una realtà nella disciplina citata. L’oro continentale dai tre metri nei recentissimi Giochi Europei ha regalato alla 20enne romana la qualificazione olimpica, segno che il duro lavoro paga.

Un palmares già importante per lei con 5 ori, 4 argenti e bronzi a livello europeo, con la rassegna di Cracovia in cui è stata la trascinatrice della squadra (oro nel trampolino 3m e nel syncro 3m misto, argento nel Team Event, bronzo nel syncro 3m). Degna erede di Tania Cagnotto? A Chiara il riferimento a un’atleta così grande fa piacere, ma giustamente ritiene che ognuno abbia il proprio percorso e la parola magica per centrare certi obiettivi sia una: divertimento.

Un percorso internazionale iniziato nel 2018 agli Europei di Glasgow, con quella medaglia vinta nel syncro dai tre metri con Elena Bertocchi. Un qualcosa di speciale. Sono stata eletta tuffatrice europea dell’anno nel 2022 e so quanto Tania sia un punto di riferimento per quanto ha fatto. Salire sul podi con lei nei campionati italiani, quando avevo 13 anni è stato molto emozionante, ma io non ho mai pensato troppo a dover prendere il suo testimone“, ha raccontato l’atleta nostrana.

Una squadra che sembrava poter soffrire il cambio generazionale, ma che nei fatti sta proponendo atleti interessanti, tra cui Chiara, Matteo Santoro e Riccardo Giovannini. Una Pellacani che fa parte di un ottimo gruppo, i cui maestri sono stati Domenico Rinaldi prima e Tommaso Marconi ora: “Sono sempre stata molto legata alla famiglia Marconi, seguita da Rinaldi, che ha allenato tutti loro, e ora il coach è Tommaso“.

E l’esperienza americana?Ho concluso il secondo anno accademico all’Università della Louisiana. Non è stato facile ambientarsi all’inizio, dovendo imparare per bene la lingua e abituarmi ai ritmi di allenamenti e studio. Tuttavia, devo dire che l’esperienza è stata molto bella perché mi sono trovata in un contesto molto organizzato, gareggiando molto nel circuito NCCA e avendone un beneficio. Credo, infatti, di avere un vantaggio rispetto ai miei compagni di Nazionale sul fatto di gestire tante gare in poco tempo. Negli USA si lavora molto sia dentro che fuori dalla piscina“, ha rivelato la tuffatrice.

E ci sono cambiamenti però in futuro per arrivare alle Olimpiadi di Parigi al meglio: “Da agosto mi trasferirò all’Università di Miami dove c’è una squadra molto forte con atlete di altissimo livello internazionale, come ad esempio la canadese Mia Vallée, che ha vinto medaglie mondiali. Il termine di paragone con queste atlete mi servirà molto, avendo la fortuna di lavorare con un tecnico in Florida molto simile a Marconi, come modo di lavorare“.

E quindi Pellacani è pronta alla sfida per i Giochi: “Sto lavorando per accrescere sempre più il mio livello ed essere più consapevole. Il trasferimento a Miami va proprio in questa direzione per puntare al meglio e rivaleggiare con le cinesi, le canadesi, le australiane e le americane. Vivere negli States non è semplice, ma è la strada che mi sono fissata e so che è quella giusta“.

VIDEO INTERVISTA A CHIARA PELLACANI 

Foto: European Games 2023

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