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Tuffi, Elena Bertocchi: “Una medaglia inaspettata”; Chiara Pellacani: “Per Parigi ci alleneremo di più insieme”

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Una giornata da ricordare per Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi. Le due azzurre hanno conquistato il bronzo mondiale dal sincro tre metri e si sono qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024, visto che da regolamento le medagliate della rassegna iridata a Fukuoka (Giappone) approdano automaticamente ai Giochi.

Nella Prefectual Pool le ragazze nostrane sono giunte terze in una gara da batticuore, visto che tutto si è deciso all’ultimo tuffo e l’errore della coppia americana ha permesso a Chiara e a Elena di siglare questo risultato con il punteggio di 285.99. L’oro è andato alla Cina con Yani Chang e Yiwen Chen (341.94) e l’argento alle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 295.68.

Di seguito le dichiarazioni del Direttore Tecnico, Oscar Bertone, e delle tuffatrice italiane ai microfoni di RaiSport:

Oscar Bertone: “E’ una medaglia tosta, pesante. Il percorso non è stato semplice mettere insieme questa coppia, tra l’operazione alla schiena di Elena e gli studi all’estero di Chiara. Abbiamo fatto un capolavoro tutti: ragazze e staff. E’ un risultato che ci premia e che gratifica il nostro lavoro. E’ una medaglia che premia tutta la squadra che ha sostenuto Bertocchi e Pellacani sugli spalti costantemente e anche prima della gara; diciamo che è un successo che cancella l’amarezza per la finale dal sincro 3 metri maschile, dove abbiamo sprecato, a causa di un piccolo errore, una grande occasione. Una medaglia importante per tutto il movimento e per tutte le società che non si sono abbattute durante il Covid, riuscendo sempre a mantener viva la base da cui poi noi attingiamo. Sono orgoglioso di allenare un gruppo formato da ragazzi eccezionali, che fanno sacrifici enormi come allenarsi tutte le mattine all’alba“.

Elena Bertocchi: “Siamo molto contente, perché questo risultato è inaspettato, non ci siamo praticamente mai allenate insieme. Oggi è andata bene, perché le americane hanno sbagliato all’ultimo tuffo, ma questo è lo sport. Per me lei è all’inizio è stata una sorella migliore, ma ora i ruoli si sono invertiti visto che con il suo trasferimento negli Stati Uniti mi prende per mano e mi trasporta ina maniera positiva. Affronto le gare in altro modo. Una medaglia che ha tanto valore“.

Chiara Pellacani: “Dopo il tuffo delle americane non avevo capito bene che eravamo davanti, alla fine è stato per pochissimo. Per Parigi ci alleneremo di più insieme. Affrontare le gare in coppia ci aiuta a superare le difficoltà. Mi trovo bene negli USA perché mi sto abituando a gareggiare tanto e quindi ho una gestione della tensione migliore rispetto al passato“.

Foto: LaPresse

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