Ciclismo
Vingegaard e Pogacar si sono dovuti muovere! Cos’è successo al Tour de France? Prima ora folle
Doveva essere una giornata tranquilla, una di quelle in cui c’è solo da controllare che in fuga non vada alcun uomo pericoloso per la classifica e poi gestire fino al traguardo risparmiando energie per un weekend di fuoco. In questo Tour de France le giornate tranquille però non esistono e l’inizio della tappa di oggi è stato tra i più caotici nelle ultime stagioni in un Grande Giro.
Attacchi su attacchi, tentativi su tentativi senza che nessuno riuscisse davvero a fare la differenza, almeno nei primi 70 km. 70 km in cui si sono visti davanti corridori di tutte le categorie: da Wout van Aert a Giulio Ciccone, da Krists Neilands a Tom Pidcock fino a… Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar.
In un Tour in cui non c’è un attimo di pausa, la corsa ci ha regalato anche un momento quasi surreale con i due candidati al successo in fuga. In ben due casi infatti Vingegaard e Pogacar si sono ritrovati nel gruppo di testa: prima a 130 km dal traguardo, quando il danese è stato costretto a chiudere in prima persona su un attacco con Pello Bilbao e Tom Pidcock; la seconda volta invece la UAE ha sganciato Adam Yates, costringendo Vingegaard a rincorrere per poi provare a spingere con Pogacar.
Alla fine la corsa è riuscita a stabilizzarsi e tutto si è risolto in un nulla di fatto, forse il più spettacolare dei nulla di fatto. Se queste sono le intenzioni bellicose dei due grandi leader della corsa il weekend che abbiamo all’orizzonte, con tre tappe durissime in fila, potrebbe esere uno di quelli che ricorderemo molto a lungo.
Foto: LaPresse