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Wimbledon 2023, Andy Murray: “Sono uno dei migliori giocatori sull’erba. Sento di poter disputare un bel torneo”
La 136ª edizione di Wimbledon è ormai alle porte ed il pubblico inglese spera di vivere un sogno grazie ad Andy Murray. Il britannico si presenta ai nastri di partenza dello Slam di casa con tanta voglia di essere protagonista e di regalarsi una vera e propria favola. Murray ha vinto per due volte i Championships nel 2013 e 2016 e su questi campi ha conquistato anche l’oro olimpico nel 2012. Emozioni indimenticabili e momenti tennistici che sembrano essere lontani dopo i tanti problemi fisici degli ultimi anni, ma Murray vuole crederci e provare a spingersi il più lontano possibile nel torneo.
Nella consueta conferenza della vigilia, Murray ha parlato della sua condizione e di come l’esperienza può essere un vantaggio in questo torneo: “Ho voglia di giocare. Sento di essere in una posizione davvero buona per farlo. Dalla mia so di avere l’esperienza di aver giocatore tanto in questo torneo e sui migliori campi. C’è solo un giocatore nel tabellone che ha più esperienza di me ed è Novak. Devo usare tutto questo a mio vantaggio e avere tanta fiducia”.
Murray non si nasconde e lancia la propria sfida al resto del mondo, con la consapevolezza di sentirsi uno degli specialisti sull’erba: “Credo di essere uno dei migliori giocatori di erba al mondo e mi sento davvero bene fisicamente. Mi sono preparato bene, quindi non c’è motivo per cui non possa disputare un buon torneo”.
Sulle emozioni e sulle sensazioni del giocare a Wimbledon: “Mi sento molto a mio agio in questo ambiente. Adoro venire a giocare il torneo qui. Quando esco sul campo centrale per giocare, ovviamente sono molto nervoso, ma nello stesso tempo sono incredibilmente entusiasta di avere la possibilità di esibirmi di nuovo qui su uno dei campi, se non addirittura il primo, più speciali del nostro sport”.
Non si sa se questo sarà l’ultimo Wimbledon della carriera, con Murray che comunque sta cominciano a pensare anche al ritiro: “Non si può mai sapere quante altre volte potrò provare qualcosa di simile come competere a Wimbledon, non si può dare nulla per scontato. Ho iniziato a pensare al mio ritiro durante la mia partecipazione agli Australian Open di quest’anno perché ho capito che non posso andare avanti così per sempre. Vorrei ritirarmi a modo mio, essere competitivo fino in fondo e non spingere l’anca al limite per subire un altro grave infortunio che finirebbe per accelerare o forzare il mio ritiro. Ho un’idea di quando vorrei smettere, ma non voglio annunciare nulla. Ho ancora un periodo di tempo nel quale sento di poter competere al meglio, ma so che non durerà a lungo”.
FOTO: LaPresse