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Wimbledon 2023, Carlos Alcaraz piega Holger Rune in tre set e raggiunge in semifinale Medvedev

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Carlos Alcaraz

Lo vince Carlos Alcaraz il derby dei ventenni nei quarti di finale del torneo di Wimbledon. Sul Centrale, lo spagnolo (n.1 del mondo) ha sconfitto con il punteggio di 7-6 (3) 6-4 6-4 Holger Rune (n.6 del ranking). Una partita nella quale, sulla distanza, si è vista la differenza tra i due, con un Alcaraz capace di mettere a segno 35 vincenti e commettere solo 13 errori.

Una continuità di rendimento notevole e, per la prima volta, Carlitos sarà in semifinale sui prati londinesi. Si tratterà di un penultimo atto particolare contro il russo Daniil Medvedev, anch’egli mai così lontano in questo Slam. Il computo dei precedenti è sull’1-1 e la vittoria del moscovita arrivò proprio sull’erba di Wimbledon nel 2021, ma era un’altra versione dell’iberico. Alcaraz, con questo risultato, è anche il semifinalista più giovane dal 2007 in questo Major.

Nel primo set l’equilibrio regna sovrano. Entrambi i giocatori alternano giocate sopraffine a errori perché gli scambi sono sempre sul filo del rasoio. Rune non capitalizza una palla break in apertura, mentre Alcaraz va vicino alla chiusura della frazione nel decimo. In tutto questo il pubblico ha motivi per cui divertirsi perché i due hanno classe da vendere. Il tie-break si decide in favore dello spagnolo, bravissimo prima a sfruttare un doppio fallo del danese e poi a infilarlo con alcuni traccianti devastanti. Conclusione: 7-3.

Nel secondo set si continua a picchiare come se non ci fosse un domani da entrambe le parti. Non c’è tempo per riflettere, il braccio di ferro alle alte velocità prosegue e in questo lotta è Carlitos si prende il primo break della partita nel nono game, approfittando prima di uno smash sbagliato dal danese e poi piazzando una risposta fulminante con il rovescio lungolinea. L’iberico è concreto e non dà modo a Rune di recuperare: 6-4.

Nel terzo set le debolezze di Rune emergono. Il braccio va in maniera meno convinta da parte del danese e Alcaraz, da campione, gli fa pagare subito il conto nel quinto game, con alcune risposte di qualità. Lo spagnolo è più ordinato e lucido, sapendo leggere alla perfezione il momento, mentre il danese cerca di tenere duro, annullando una palla match nel nono game, ma poi dovendosi arrendere nel successivo (6-4). Leggendo le statistiche, notevole il 79% dei punti vinti con la prima di servizio dall’iberico e il 71% con la seconda, rispetto al 52% dell’avversario, aspetto che ha rappresentato un fattore discriminante.

Foto: LaPresse

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