Seguici su

Senza categoria

Wimbledon 2023, Carlos Alcaraz: “Sono pronto per vincere, il pericolo maggiore contro Djokovic? La pressione”

Pubblicato

il

In attesa dell’esordio ai Championships, Carlos Alcaraz racconta le sue speranze in vista dell’attesissimo torneo di Wimbledon 2023. Il numero uno del mondo avrà un primo match decisamente morbido contro il trentaseienne francese Jeremy Chardy, numero 542 del ranking ATP, per cui il suo pensiero è maggiormente puntato sull’appuntamento nel complesso piuttosto che sui primi passi dell’erba di Church Road.

Come si presenta il tennista spagnolo al torneo londinese? Lo ha raccontato lo stesso murciano nel corso della conferenza stampa pre-esordio del Major più atteso: “Mi sento benissimo. Ho fatto un po’ di pratica qui e sono in forma. Ho molta energia, voglio davvero giocare la mia prima partita qui a Wimbledon”. (Fonte: TennisWorldItalia).

Anche se a livello di fiducia tutto sembra veleggiare verso il sereno, dal punto di vista fisico il classe 2003 non sembra al massimo delle sue potenzialità. Nel corso della finale del Queen’s, infatti, si è notata una vistosa fasciatura alla gamba: “Non mi sento benissimo. Lavoro questa settimana per cercare di non sentire il dolore che ho provato nella finale del Queen’s. In questo momento fisicamente sono al top. Mi sento pronto per iniziare Wimbledon”. 

Ranking ATP (3 luglio): Alcaraz sempre in vetta su Djokovic, Musetti scende di una posizione

Ovviamente, il numero uno del mondo non può che partire con la chiara intenzione di puntare al suo secondo torneo del Grande Slam della carriera: “Le mie aspettative a Wimbledon sono alte. Penso che riuscirò a mettere sotto pressione gli altri giocatori, anche Djokovic. Ma tutto quello che posso dire è che mi sento molto fiducioso e mi sento pronto a fare cose buone qui”.

Il serbo, ovviamente, è il favorito numero uno anche per lo spagnolo:Djokovic su erba? Si muove molto bene. Colpisce la palla alla grande, molto chiaramente. Ha colpi puliti. È un mix di tutto. Direi che non fa nulla di sbagliato. Rende sempre tutto davvero facile. È difficile trovare qualche punto debole nel suo gioco. La cosa più complessa quando lo si affronta? La pressione. Però spero di giocare una finale qui contro di lui”.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità