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Wimbledon 2023: Jabeur-Vondrousova, finale per il primo trionfo di grido e dei piccoli record
L’All England Club sta per incoronare re e regina di Wimbledon, con la concreta possibilità di poter inserire due nuovi soci a vita del circolo. Questo sabato può cambiare davvero l’esistenza e la carriera delle due giocatrici rimaste a giocarsi il Rosewater Dish, con solo una tra Ons Jabeur e Marketa Vondrousova che potrà alzare al cielo il trofeo.
La tunisina riprova a scrivere una pagina di storia del tennis, per diventare la prima donna araba a vincere un Major. Prima una giocatrice di culto per la sua eleganza tecnica, dal 2021 ha compiuto quel passo che l’ha portata ad essere una top di questa generazione. A cui però sembrava sempre mancare quel centesimo per fare una lira, con i ko nell’ultimo atto dell’US Open e soprattutto a Wimbledon 2022, quando si ritrovò avanti di un set con Elena Rybakina. Il caso le ha rimesse di fronte ai quarti, con Jabeur capace di riprendersi la rivincita: uno sprint ottimo per la semifinale con Aryna Sabalenka, vinta in tre set ma da lei giocati da applausi.
Ma di fronte c’è una giocatrice ritornata ad alti livelli dopo il problema al gomito sinistro che l’ha frenata la scorsa stagione. Nemmeno la ceca è nuova a queste altezze, lei che nel 2019, a nemmeno vent’anni, andava a giocare la finale del Roland Garros (persa con Ashleigh Barty) e che due anni dopo, sul cemento di Tokyo, andava vicina a mettersi al collo l’oro olimpico. Se c’era una superficie su cui non si scommetteva su di lei, era l’erba: prima del 2023 arrivava con un record nel circuito maggiore di due sole vittorie a fronte di undici sconfitte, ma già ad Eastbourne aveva lasciato intuire i suoi miglioramenti. Fuoriusciti nettamente in questo Wimbledon, battendo tra le altre Jessica Pegula. E anche lei con un record nel mirino, quello di diventare la pri
Se si trattasse solo di un discorso di mera superficie, Ons Jabeur partirebbe favorita di almeno un’incollatura: il suo gioco vario è adattissimo all’erba ed il pubblico britannico l’ha anche adottata grazie ai suoi numeri, sprizzando gioia da ogni poro dopo il successo in semifinale su Sabalenka. Ma gli scontri diretti parlano di un bilancio in perfetta parità, di tre vittorie a testa. E gli ultimi due scontri, in Repubblica Ceca e ad Indian Wells, hanno visto prevalere la ceca. Due delle tre vittorie della tunisina però, arrivano sull’erba: un ottimo viatico per un match tutto da gustare. In cui ci si gioca record personali. E soprattutto, un successo da ricordare per la vita.
Foto: LaPresse