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Wimbledon 2023: l’ascesa di Sinner, la sorpresa Safiullin, la resistenza di Rublev, i segnali di Dimitrov

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La prima parte della giornata a Wimbledon, prima di un Novak Djokovic che, contro Hubert Hurkacz, difficilmente terminerà prima delle fatidiche 11 londinesi che segnano il coprifuoco, ha riservato davvero parecchio a livello di match combattuti e anche di sorprese. Tra le quali, fortunatamente, non c’è nulla di legato a Jannik Sinner, dato che il numero 1 d’Italia è anche colui che sbriga con buona velocità la propria pratica: tre set secchi contro il colombiano Daniel Elahi Galan.

In capo proprio alle sorprese, enorme è quella causata da Roman Safiullin: il russo, che dopo un inizio di 2022 scoppiettante pareva destinato a non arrivare più alle vette alte, continua invece ad avanzare ai Championships e batte Denis Shapovalov per 3-6 6-3 6-1 6-3; va però detto che il canadese ha vissuto di nuovo il dramma dei problemi al ginocchio sinistro, un tipo di infortunio che continua a condizionarne una carriera altrimenti molto più fortunata, visto il talento in questione.

Wimbledon, Jannik Sinner doma Galan in un match ruvido e accede ai quarti per il secondo anno di fila

Furiosa, invece, la lotta tra Andrey Rublev e Alexander Bublik. Il russo va avanti di due set, il kazako gli porta via due tie-break (e altrettanti match point nel corso del quarto parziale), ma basta un unico, ferale break nell’ultimo set al fine di portare a segno una prima volta personale, quella dei quarti sui prati più noti al mondo. In sostanza, è anche il completamento della sua collezione, cui i Championships mancavano.

Ma colui che sembra mettere una pesante dichiarazione sul tavolo è Grigor Dimitrov. Il bulgaro, semplicemente, cancella Frances Tiafoe dalla faccia di Wimbledon, rifilandogli un 6-2 6-3 6-2 che suona da enorme avvertimento a Holger Rune. Un po’ come dire che lui un ultimo acuto vuole regalarselo, dopo una carriera vissuta su varie occasioni mancate anche di pochissimo.

Foto: LaPresse

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