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Wimbledon 2023, Matteo Berrettini: “Sarebbe stato più facile stare a casa a guardare, ma sono fiero. Alcaraz ti manda al limite”

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Quel che ha fatto, vista la situazione alla vigilia, è stato davvero tantissimo. Oggi era quasi impossibile riuscire nell’impresa. Matteo Berrettini esce sconfitto agli ottavi di finale a Wimbledon: Carlos Alcaraz si impone in quattro set, dimostrando di essere, almeno ad oggi, una categoria superiore all’azzurro.

In ogni caso i tifosi di Berrettini devono essere fieri. Le sue parole riportate da Eurosport in conferenza stampa: “Sono fiero per mille motivi. E’ ovvio che poi a fine carriera si guarda il risultato e magari questo quarto turno a Wimbledon non sarà nulla di speciale magari, ma per come ho vissuto questo infortunio, questo cammino vale qualcosa di più. Davvero. Sono stato in un limbo, ne sono uscito spingendo sull’acceleratore. Tutto mi diceva di fermarmi prima di questo torneo, sarebbe stato più facile stare a casa e guadare, ma ho scelto la strada difficile, di venire qui e rimettermi in gioco nonostante avessi zero certezze, zero minuti, zero partite giocate. E’ questo che mi porto via da questa esperienza per me super positiva, per quello sono fiero di questo torneo”.

Sull’incontro: “Dopo aver preso il primo break mi sono leggermente distratto, ma Alcaraz ti mette nelle condizioni di essere sempre al limite di tutto. Dopo Djokovic è il miglior risponditore del circuito. Mi ero rimesso in carreggiata, stavo giocando bene, ero molto felice di giocare ma probabilmente rispetto agli altri giorni sono riuscito a gestire meno bene certi momenti. Devo rivederla adesso, perché è difficile analizzarla bene a caldo. Ma credo che il livello comunque sia stato molto alto o alto in questa partita, forse potevo fare qualcosina meglio, ma non mi rimprovero nulla in particolare”.

Il futuro: “Non so ancora cosa farò, questo torneo è andato oltre le aspettative. Mi prenderò qualche giorno per riflettere e riposarmi. Ho scoperto comunque ancora una volta che quando sto bene i risultati arrivano. Dobbiamo capire la programmazione da fare adesso, ma devo stare bene, è quella la mia priorità sempre altrimenti diventa tutto troppo difficile”.

Foto: Lapresse

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