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Wimbledon 2023, Matteo Berrettini si scontra contro il ciclone Alcaraz e termina agli ottavi il suo cammino

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Il sogno si conclude qui. Un encomiabile Matteo Berrettini deve cedere alla furia agonistica e tennistica di Carlos Alcaraz negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon. Ha dato tutto quello che aveva il nostro portacolori, ma con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 6-3 l’allievo di Juan Carlos Ferrero si è imposto in quasi tre ore di gioco.

Un Berrettini che ha iniziato alla grande, sfruttando anche qualche errorino del rivale, ma del secondo parziale è salito in cattedra il classe 2003 di Murcia e per il giocatore tricolore non c’è stato nulla da fare. Il classe ’96 del Bel Paese, comunque, merita gli applausi per quanto ha saputo fare, ripensando solo ad alcuni giorni fa quando non si sapeva quale sarebbe stato il suo destino nel Major. Carlitos, dunque, approda ai quarti di finale e se la vedrà contro il danese Holger Rune in un confronto decisamente accattivante.

Nel primo set Berrettini deve gestire in apertura due palle break molto pericolose, ma grazie alla combinazione servizio-dritto si salva. Gioca un tennis d’attacco splendido il romano, mettendo in difficoltà Alcaraz tra accelerazioni e giocate con lo slice. Lo spagnolo però è fenomenale con alcune risposte, creandosi l’opportunità per andare avanti di un break, ma “San servizio” fa il suo dovere nel settimo game. Bravissimo il nostro portacolori a sfruttare da campione l’unico vero passaggio a vuoto dello spagnolo, rispondendo alla grande e costringendo all’errore l’iberico. Sullo score di 6-3 il primo parziale è tricolore.

Nel secondo set Matteo ha la chance in apertura per conquistare un nuovo break, ma un dritto fulminante toglie le castagne dal fuoco a Carlitos. Il livello dell’iberico sale in maniera spropositata e i turni alla battuta del tennista italiano si fanno di difficile gestione: prima c’è da cancellare una palla break nel secondo game e poi purtroppo arriva un brutto quarto gioco, senza realizzare quindici. Lo strappo c’è ed è tenuto da Alcaraz fino al termine della frazione (6-3).

Nel terzo set il terzo game è lo snodo: grandissima lotta da ambo le parti e vincenti di pregevole fattura. E’ la classe dell’iberico a essere un fattore nel caso, con Berrettini obbligato ad alzare bandiera bianca e a rammaricarsi per un dritto a sventaglio uscito di poco sul vantaggio interno. Matteo comunque rimane aggrappato, annullando una chance del doppio break nel quinto game, ma nel nono Carlitos si scatena e piazza il secondo break (6-3) con alcune accelerazioni di dritto devastanti.

Nel quarto set il romano tiene i primi due turni al servizio, come il rivale, prima della chiusura del tetto sul 2-2. Successivamente è l’ottavo game letale per Matteo, investito da alcuni traccianti del funambolo di Murcia. Ammirevole la resistenza di Berrettini nel gioco successivo, ma al quarto match-point c’è la chiusura sul 6-3.

Leggendo le statistiche, il romano ha messo a segno nove ace rispetto ai 4 del rivale, ma ha avuto una resa in battuta inferiore rispetto agli incontri precedenti, per tanti meriti dell’iberico: 67% dei punti vinti con la prima e 49% con la seconda. Un Alcaraz scatenato, da 35 vincenti e 23 errori gratuiti, rispetto ai 35 winners e 33 non forzati dell’italiano.

Foto: LaPresse

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