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Wimbledon, Berrettini ci crede: “Voglio spingermi oltre il limite. Dolorini? Non mi importa”
Ieri sera Matteo Berrettini si è qualificato per gli ottavi di finale di Wimbledon 2023 battendo nel match del terzo turno il tedesco Alexander Zverev, testa di serie numero 19, in tre set con lo score di 6-3 7-6 (4) 7-6 (5) in due ore e 33 minuti di gioco.
Il tennista romano nella sfida del quarto turno, in programma domani, affronterà lo spagnolo Carlos Alcaraz, testa di serie numero 1 del tabellone: al termine del match contro il tennista teutonico, Berrettini ha analizzato l’incontro ed ha parlato del prossimo incrocio con l’iberico ai microfoni di Sky.
Sul match vinto contro Zverev: “Sentivo che stavo giocando molto bene, poi quando sei lì alla fine cerchi di concentrarti sul prossimo punto e non su quello che hai fatto prima, perché altrimenti pensi troppo e io nel pensare troppo sono il numero uno“.
La condizione fisica dell’azzurro: “Qualche pitbull attaccato ai muscoli ce l’ho, però allo stesso tempo la strada che ho percorso per arrivare questo torneo e quella che sto facendo durante il torneo è quella che non mi importa, nel senso che con scioltezza cerco di andare avanti, cerco di godermi ogni secondo“.
Le sensazioni lungo tutta la giornata: “Mi aspettavo ovviamente di svegliarmi un pochino, insomma, indolenzito da tutte le partite, tutti i servizi e tutto quello che sta succedendo, però quello che ho detto nell’intervista in campo è che avrei firmato col sangue, quindi andiamo avanti nonostante tutto e mi spingo oltre il limite“.
Il bilancio: “Faccio fatica però allo stesso tempo mi sono un pochino ritrovato e quindi è qualcosa che ho sentito in passato e quello mi aiuta, allo stesso tempo non mi aspettavo di ritrovarmi in queste condizioni, parlando anche col mio team erano pronti a sentirmi un po’ peggio di così, invece alla fine sta andando molto meglio del previsto“.
L’aria di Wimbledon fa bene a Berrettini: “Come ho detto in campo, mi ripeto, però alla fine sono me qualcosa qui c’è qualcosa nell’aria che mi fa dare di più e che mi fa veramente divertire, oggi mi sono divertito con il pubblico, con tutti, spero di aver fatto divertire anche a casa perché c’era una bella energia“.
Domani il match degli ottavi dopo tanti giorni consecutivi di gioco: “Vincenzo Santopadre era arrabbiatissimo, mi ha detto ‘Mannaggia, adesso dobbiamo riposarci un giorno, che facciamo?’ Però Vincenzo scherza sempre, è stata una bella sfida anche quella, però alla fine l’ho superata“.
Finalmente una giornata di riposo per il romano: “Credo che il giorno di riposo arrivi proprio nel momento giusto, soprattutto mentalmente e poi anche fisicamente, insomma per preparare un match come quello contro Carlos Alcaraz sarà importante ovviamente essere con la testa al match, però bisogna godersi questi momenti“.
L’aspetto mentale: “E’ difficile, nel senso che a bocce ferme non sarebbe dovuta andare così, uno pensa lo Slam e dice ‘Ok, sforzo, poi giorno di recupero, sforzo’. E così è stato anche mentalmente non staccare mai, soprattutto quando interrompi poi magari, ecco con Lorenzo ho perso il primo, poi ho vinto altri due set, poi di nuovo pausa, quindi anche quel momentum che prendi nelle partite, non sono riuscito a prenderlo“.
L’azzurro è in fiducia: “Quindi anche la forza mentale è stata una bella iniezione di fiducia, insomma sentire che ero lì, alla fine credo che un pochino mi abbia aiutato. Certo un giorno magari di recupero tra ieri ed oggi sarebbe stato ideale, però alla fine siamo qui a festeggiare questa vittoria e domani mi riposerò come bisogna fare“.
Foto: LaPresse