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Wimbledon, Jannik Sinner agguanta la prima semifinale Slam della carriera! Safiullin superato in 4 set

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Jannik Sinner

Jannik Sinner vola per la prima volta in semifinale di uno Slam. Lo fa a Wimbledon, dove batte il russo Roman Safiullin per 6-4 3-6 6-2 6-2 e, nel volgere di due ore e 14 minuti, si prende l’ingresso nei migliori quattro del torneo più celebre, quello più bramato esistente al mondo. Lo attende ora uno tra Andrey Rublev e Novak Djokovic, con l’altro russo e il serbo che sono attualmente in campo sul Centre Court. Per l’Italia è un altro enorme risultato, che si spera aiuterà a ricondurre tanto di ciò che s’è detto in questi giorni in una direzione migliore, più positiva.

L’inizio di partita, almeno fino al 2-2, non vede particolari scossoni, ma un chiaro disegno tattico per Sinner: spingere quando può con il dritto nel momento in cui riesce a disinnescare Safiullin con la profondità. Ed è così, con la potenza del suo colpo migliore, che va a guadagnarsi due palle break nel quinto game. Una l’annulla il russo in manovra, sull’altra il numero 1 d’Italia mette il dritto appena sotto il nastro. Si prosegue così senza altri brividi fino al 3-4, momento dal quale l’italiano non fa alcuno sconto, vince 12 dei successivi 13 punti e con essi anche il parziale.

La strada sembra davvero di quelle ora in discesa per Sinner, che dallo 0-1 0-30 emerge con un altro momento notevole con 12 punti consecutivi vinti che lo portano sul 3-1. La risposta e il dritto funzionano perfettamente, almeno fino a questo momento. Ma, di qui in avanti, succede qualcosa di (molto) strano: per venti minuti il gioco di Jannik diventa completamente irriconoscibile. Errori di qualsiasi genere, anche qualche merito di Safiullin che comunque continua a spingere da fondo, e il set si gira rapidamente e diventa un 6-3 a favore del russo.

Quando la semifinale di Sinner a Wimbledon? Data, orario, programma, avversario

Sull’1-1 del terzo set ci si mette anche la sfortuna a non dare una mano al numero 8 del seeding, che sulla palla break vede Safiullin colpire il nastro e la palla oltrepassare la rete, imprendibile. Di chance Sinner ne ha altre due sul 2-2, ma un paio di errori di troppo cancellano la situazione di vantaggio. Alla terza volta, però, il colpo è quello buono: quarta palla break, il dritto funziona e stavolta il 4-2 arriva. Il servizio del russo scende di livello e salgono i doppi falli; arriva il set point per Jannik, che lascia semplicemente sbagliare il suo avversario per chiudere sul 6-2.

Basta una gran seconda profonda a Sinner per annullare la chance di 0-1 che Safiullin subito si procura nel quarto parziale. L’impressione ormai chiara è che il gioco sia sostanzialmente tutto in mano all’azzurro, che accelera e decelera a proprio piacimento, come si conviene a un giocatore del suo livello. Naturale conseguenza è il break del 4-2, ottenuto con le chiavi che gli sono utili fin dall’inizio del match. Il russo è ormai sovrastato: sul 5-2 la risposta incrociata di dritto da highlights vale il match point, e la profondità dell’altoatesino è troppo per l’ultima palla di Safiullin, che se ne va larga. Le braccia al cielo sono alzate, la semifinale nel tempio del tennis è realtà.

Le statistiche, che comprendono anche i venti minuti di perdita della bussola nel secondo set, sono comunque impietose a favore di Sinner: 36-20 contro 27-32 per rapporto vincenti-errori gratuiti, e se le prime entrano per il 55%, è impressionante il dato dei punti vinti con essa: il 90%. 43 su 48. Potrebbe anche essere quasi una buona notizia il fatto che oggi la seconda, al 55% con i punti vinti, non fosse quella dei giorni migliori: venerdì avrà senz’altro un maggior piglio.

Foto: LaPresse

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