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Wimbledon, Jannik Sinner prende a pallate Schwartzman e approda al terzo turno

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Jannik Sinner

Andando in progressione. Jannik Sinner (n.8 del mondo) ha archiviato la pratica e sconfitto l’argentino Diego Schwartzman (n.98 del ranking) con il punteggio di 7-5 6-1 6-2 nel secondo turno del torneo di Wimbledon. Dopo un primo set con qualche errore di troppo, Sinner ha trovato il proprio ritmo in chiusura della prima frazione e da lì è stato un assolo.

La velocità dei suoi colpi è stata devastante e per il povero Schwartzman c’è stato poco da fare. Jannik, quindi, approda al terzo round dove affronterà il vincente della sfida tra l’australiano Aleksandar Vukic (n.87 ATP) e il francese Quentin Halys (n.79 del mondo). Da segnalare la grande prestazione al servizio: 14 ace e l’80% dei punti vinti con la prima di servizio.

Nel primo set la macchina “Sinner” fatica ad accendersi. L’altoatesino alterna ottime giocate a errori abbastanza banali, anche perché l’argentino con l’arma della solidità provoca le imprecisioni del nostro portacolori. Jannik è costretto a salvare una palla break nel terzo game e un’altra nel settimo, non trovando concretezza nel quarto, quando è lui ad avere la chance per cambiare passo. Nella fase decisiva, la maggior consistenza mentale di Jannik fa la differenza: l’azzurro annulla da campione la palla break al rivale nell’undicesimo game e a zero strappa il servizio nel gioco successivo. Conclusione 7-5.

Nel secondo set il braccio del ragazzo di San Candido si scioglie e arrivano vere e proprie pallate nella metà campo di Schwartzman. Il sudamericano viene letteralmente investito dai colpi del tennista del Bel Paese, dominante nella sostanza e nella forma con il punteggio di 6-1.

Nel terzo set si procede alla chiusura del tetto e, dopo uno scambio di “cortesie” nel terzo e quarto game, Sinner piazza l’allungo decisivo. Mettendo in mostra alcune accelerazioni devastanti, il giocatore italiano non dà scampo all’argentino e il sipario cala sul 6-2. Dal punto di vista statistico, da sottolineare come detto i 14 ace, ma anche il 56% di prime in campo, un dato su cui bisognerà riflettere. A ciò va aggiunto il rapporto vincenti/gratuiti pari a 37/35 rispetto al 15/31 di Schwartzman.

Foto: LiveMedia/Antoine Couvercelle/DPPI

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