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Wimbledon, Monaco: “Se Alcaraz non vince 10 Slam…Djokovic non so se si riprenderà”

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Carlos Alcaraz vola sempre più in alto. Dopo un 2022 pazzesco e un inizio di 2023 ricco di successi, il giovanissimo spagnolo (n.1 al mondo) ha conquistato ieri il titolo di Wimbledon grazie alla clamorosa vittoria in finale contro il serbo Novak Djokovic (n.2 del ranking) per 1-6 7-6(6) 6-1 3-6 6-4 dopo quattro ore e 43 minuti di gioco.

Per parlare del trionfo di Alcaraz sull’erba londinese e dei possibili scenari futuri nel tennis è intervenuto ieri sera Guido Monaco nel corso di TennisMania, programma condotto da Dario Puppo e andato in onda sul canale Youtube di OA Sport.

“Il primo set Djokovic era nella sua versione perfetta: è stato precisissimo, non ha sbagliato mai e ha dominato – ha affermato Monaco -. Poi però quel break a inizio secondo set preso da Alcaraz ha permesso allo spagnolo di sciogliersi, anche se poi non l’ha confermato. Una volta arrivati al tie-break, Carlos è andato sotto 0-3 e in seguito ha vinto il set anche grazie anche a tre errori gratuiti di Djokovic. Lì comunque è stato grave il set point sprecato dal serbo sul 6-5 nel tie-break. Poteva andare 2-0 e sarebbe cambiata la partita”.

Il commentatore di Eurosport ha poi parlato più approfonditamente di Alcaraz: “Nonostante sia ancora discontinuo in alcuni frangenti e commetta ancora qualche errore infantile, Alcaraz ha confermato la sua grandezza, anche su una superficie difficile. Ci tengo a sottolineare la forza mentale di Carlos. È stato bravo a mantenere la tranquillità anche dopo che Djokovic se ne è andato dal campo per diversi minuti tra il terzo e quarto set. Alcaraz viene da un altro mondo, è riuscito a mantenere una serenità e una fermezza di nervi e poi è stato bravo ad alzare il livello di gioco nei momenti chiave, come ad esempio successo nell’ultimo game dove ha fatto almeno tre numeri eccezionali. Devo dire che questo trionfo di Alcaraz a Wimbledon è arrivato un po’ prima di quello che mi aspettassi”.

Questo trionfo potrebbe segnare la fina di un’era: “Se così fosse sarei contento. C’è bisogno di aria fresca e Alcaraz è perfetto per dare il via al cambio di generazione. Io sono molto curioso di capire se Djokovic dopo questa mazzata, che è simile a quella di New York di due anni fa, riuscirà a riprendersi. Per lui non sarà facile ritrovare gli stimoli. Magari potrebbe mettersi un poster di Alcaraz nello spogliatoio o a casa per trovare nuove energie mentali”. 

A causa di questa sconfitta Djokovic non potrà più ambire al Grande Slam (ovvero la vittoria di tutti e quattro gli Slam nella stessa stagione) in questo 2023: “Per ora il Grande Slam è stato ancora bloccato e Alcaraz sta diventando un avversario sempre più credibile, ma penso che Djokovic riesca a ritrovare la voglia e la forza di tornare al top”. 

Monaco ha in seguito spiegato fin dove secondo lui potrà spingersi l’iberico 2003: “Penso che Alcaraz possa fare tutto. Uno che va a servire per il match contro Djokovic, uno che ha vinto sette volte Wimbledon, e nell’ordine gioca vabbè una smorzata un po’ frettolosa sul primo punto, rincorse varie con lob vincente nel secondo, una volée in allungo alla Becker sul terzo punto, mette una prima pazzesca vincente e poi chiude con prima e attacco secondo me non ha limiti. Per il Grande Slam ovviamente potrà dunque provarci varie volte. Comunque se in totale vince meno di 10 Slam vuol dire che tutti abbiamo preso un abbaglio clamoroso”. 

“Credo che la serenità e i margini che ha questo ragazzo sono i due dati più preoccupanti per gli avversari – ha poi aggiunto il giornalista di Eurosport -. Anche durante la premiazione è stato davvero carino. Penso che sia in maniera spontanea il ragazzo che tutte le madri vorrebbero avere come genero. È speciale, sereno, si diverte e mette insieme qualità atletiche, tennistiche e di cattiveria agonistica. Quando tu metti insieme tutto questo hai grandissimi margini di miglioramento. Dunque non vedo limiti per Alcaraz”. 

Secondo Monaco, l’attuale numero 1 al mondo ha qualcosa di diverso rispetto agli altri giovani: “Si è parlato per anni del fatto che la generazione prima di Alcaraz non fosse all’altezza dei top ed era vero. Carlos invece è difficile da sfidare: gioca con i piedi sulla riga, sa fare tutto ed è imprevedibile. Alcaraz ha una caratura completamente diversa rispetto a quella dei vari Medvedev, Tsitsipas, Zverev e Ruud e dunque è un degno erede di Djokovic, Nadal e Federer. Per ora sembra l’unico che può avvicinarsi a quello che hanno fatto i Big Three”. 

Non è mancato infine un commento sui prossimi US Open: “Allo Slam di New York Alcaraz partirà sicuramente come favorito, anche se il cemento tende a livellare sicuramente di più rispetto all’erba di Wimbledon”. 

LA VIDEO INTERVISTA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse

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