Senza categoria
Wimbledon, Paolo Bertolucci: “Sinner sta crescendo di livello, ma la sfida contro Djokovic è proibitiva”
Un parere autorevole sulla Gazzetta dello Sport odierna. Nella rubrica “Volée di rovescio“, Paolo Bertolucci si è dedicato all’analisi della semifinale di Wimbledon che vedrà protagonista Jannik Sinner opposto a Novak Djokovic. Una partita molto difficile per l’altoatesino, considerato che il serbo non perde sui prati di Londra da sei anni ed è in serie da 33 partite.
Jannik, nel corso dei match, ha fronteggiato con successo rivali alla sua portata, fronteggiando però in maniera abbastanza convincente l’idea di essere il “favorito della vigilia”. In particolare, come sottolineato da Bertolucci, il rendimento dell’altoatesino è in crescita, ma il confronto con Nole ha dei connotati molto diversi.
“Si è vista un’altra versione di Jannik per certi versi anche migliore di quella che avevamo ammirato lo scorso anno. Il servizio e la risposta, che sono i due capisaldi del gioco sull’erba, hanno funzionato alla grande. Sinner però ha avuto un passaggio a vuoto nel secondo set che poteva costargli caro, ma è stato bravo a riprendere il filo del discorso nel terzo parziale e a far sentire la sua presenza sul campo. Tanto gli è bastato per chiudere i conti”, le considerazioni di Bertolucci sulla Rosea relativamente al quarto di finale con il russo Roman Safiullin.
“Contro Djokovic l’impegno, inutile nasconderlo, sfiora il proibitivo. Dodici mesi fa Sinner si era trovato avanti di due set. E’ passato un anno e si potrebbe anche pensare che sia maturato, mentre saranno 12 mesi in più per Djokovic, cosicché il divario tra i due potrebbe essere ridotto. E’ vero che l’azzurro potrà entrare in campo libero e leggero, ma Novak è sembrato padrone di ogni situazione contro i grandi battitori e i giocatori dal tennis meno violento, ma più preciso. Il serbo è un tennista camaleontico, capace nel momento decisivo di alzare l’asticella e di conquistare il punto come un predestinato“, ha aggiunto il commentatore tecnico di Sky Sport.
Foto: LaPresse