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Wimbledon, Victoria Azarenka sui fischi dopo il match con Svitolina per la mancata stretta di mano: “Folla ubriaca”
La seconda settimana di Wimbledon 2023 si è aperta ieri con una Middle Sunday ricca di match intensi ed equilibrati soprattutto al femminile. Spicca in tal senso l’ultima partita domenicale sul campo 1 tra la bielorussa Victoria Azarenka e l’ucraina Elina Svitolina, che si è decisa dopo quasi tre ore di gioco in favore di quest’ultima per 11-9 al super tiebreak del terzo set.
Alla fine dell’incontro, come di consueto ormai, Svitolina non ha stretto la mano alla sua avversaria per protestare contro l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi supportati dai loro alleati militari bielorussi. Azarenka, consapevole della situazione, ha alzato la mano (a distanza) in direzione della rivale con un gesto di rispetto, per poi uscire dal campo tra i fischi del pubblico.
“Non è stato giusto ma è ciò che è e io cosa posso fare? Non ho fatto niente di sbagliato, ma non riesco a controllare la folla. Non sono sicura che molte persone capissero cosa stesse succedendo. Ma se le persone si concentreranno solo sulle strette di mano o su una folla piuttosto ubriaca, che fischia alla fine, allora è un peccato“, ha commentato così l’episodio Vika in conferenza stampa.
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Non è mancata anche la reazione di Svitolina: “I fischi potrebbero essere fermati se le autorità del tennis rilasciassero una dichiarazione che spiegasse la posizione dei giocatori ucraini. È stato così per me a Parigi, hanno fischiato me ed è stato ingiusto. Ho già detto più volte che fino a quando le truppe russe non saranno fuori dall’Ucraina e non ci riprenderemo i nostri territori, non stringeremo la mano alle giocatrici di quei paesi. Spero di essere stata chiara. Oltretutto quando gioco contro russe e bielorusse, sento una maggiore pressione ed ecco perché significa molto per me ottenere questo tipo di vittorie. A modo mio, è portare questa vittoria, piccola vittoria, in Ucraina“.
Foto: Lapresse