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Wimbledon, Wilander su Sinner: “Vuole essere come Alcaraz, ma il suo gioco non è naturale come quello dello spagnolo”
Jannik Sinner è stato sconfitto da Novak Djokovic nella semifinale di Wimbledon. Il fuoriclasse serbo si è imposto in tre set contro il tennista italiano, il quale non ha sfigurato sull’erba britannica e ha anche avuto delle chance per prolungare l’incontro (ad esempio sul 5-4 e 40-15 nel terzo set). L’altoatesino esce a testa alta dal terzo Slam della stagione, migliorando il risultato della passata stagione, quando venne battuto sempre da Djokovic ai quarti (ma in quell’occasione si era involato sul 2-0).
L’attuale numero 8 al mondo, nonché quinto nella Race ATP, ha salutato l’evento a testa alta e ha dimostrato di potersela giocare, ma dovrà compiere ancora passi in avanti a livello tecnico e agonistico. La prestazione di Jannik Sinner è stata analizzata da Mats Wilander, vincitore di sette Slam in carriera negli anni ’80 (tre Australian Open, tre Roland Garros, uno US Open) e attualmente commentatore per Eurosport.
Il 58enne svedese non ha avuto peli sulla lingua: “Jannik Sinner è il miglior giocatore italiano in questo momento. Matteo Berrettini è tornato grande qui, è forte, ma Sinner sta andando sempre più nella direzione giusta. I suoi progressi sono stati naturali. Quelli di Alcaraz sono stati veloci, Carlos ha vinto uno Slam, ma Sinner sta lavorando per essere come lui. Non ha ancora finito. Sta crescendo, sta mettendo peso, muscoli e forza“.
L’ex tennista ha poi proseguito: “Con questo è cambiato anche il suo gioco: cerca di andare di più a rete, ma non penso che questo gioco sia naturale per Jannik come lo è invece per Alcaraz o Rune. D’altro canto la costanza viene fuori settimana dopo settimana, se riuscirà a evitare infortuni“.
Foto: Lapresse