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Atletica, chi vince i 100 metri ai Mondiali? Manca il dominatore e questo dà speranza a Jacobs
Cresce l’attesa per i Mondiali 2023 di atletica leggera, che andranno in scena a Budapest (Ungheria) dal 19 al 27 agosto. Gli appassionati attendono in particolar modo la finale dei 100 metri, quella che incoronerà l’uomo più veloce del Pianeta. Chi vincerà la gara regina della rassegna iridata? Non c’è un nome secco, perché nel corso di questa stagione non c’è stato un dominatore assoluto che facesse immaginare a un facile trionfo anche nella capitale magiara.
Lo statunitense Fred Kerley partirà comunque in pole position in qualità di Campione del Mondo in carica e autore di un ottimo 9.88 a Yokohama il 21 maggio. Il miglior accredito è per il britannico Zharnel Hughes con il magico 9.83 di New York, ma il già Campione d’Europa saprà reggere la pressione del grande evento? Promettono molto bene il keniano Ferdinand Omanyala (9.84 a Nairobi il 13 maggio, ma in stagione ha corso parecchio e potrebbe non essere al top della condizione), il botswano Letsile Tebogo (primatista mondiale under 20 con 9.91, visto che il surinamese Issam Asinga è stato sospeso) e il plurifinalista sudafricano Akani Simbine.
Gli USA non si giocheranno soltanto la carta di Kerley ma potranno cercare il colpaccio anche con Christian Coleman (già Campione del Mondo a Doha) e il nuovo nome Cravont Charleston, senza dimenticarsi della spavalderia di Noah Lyles: il Campione del Mondo dei 200 metri ha dichiarato che vuole correre in 9.65, ma sarebbe un tempo folle ad appena 7 centesimi dal record del mondo di Usain Bolt. Da non sottovalutare il giamaicano Ackeem Blake (9.89).
In un contesto molto equilibrato e incerto, Marcell Jacobs spera di poter dire la sua. Il Campione Olimpico ha disputato una sola gara in stagione (10.21 in Diamond League a Parigi) dopo aver conquistato l’argento sui 60 metri agli Europei Indoor e ha dovuto fare i conti con una serie di problemi fisici che lo hanno fortemente limitato. Se il Messia dell’atletica tricolore avrà recuperato una condizione degna di nota, allora nessun traguardo gli è precluso e potrebbe davvero sognare in grande. Il primatista europeo (9.80 corso in occasione della sua apoteosi ai Giochi di Tokyo) insegue l’unico alloro che manca al suo glorioso palmares dopo aver vinto Olimpiadi, Mondiali Indoor, Europei in sala e all’aperto.
CLASSIFICA TEMPI STAGIONALI 100 METRI
1. Zharnel Hughes (Gran Bretagna) 9.83 (+1,3 m/s)
2. Ferdinand Omanyala (Kenya) 9.84 (-0,5 m/s)
3. Fred Kerley (USA) 9.88 (+1,5 m/s)
4. Ackeem Blake (Giamaica) 9.89 (+1,0 m/s)
4. Pjai Austin (USA) 9.89 (+1,3 m/s), assente ai Mondiali
4. Courtney Lindsey (USA) 9.89 (+1,8 m/s), assente ai Mondiali
4. Issamade Asinga (Suriname) 9.89 (+0,8 m/s), assente ai Mondiali
8. Godson Oke Oghenebrume (Nigeria) 9.90 (+1,8 m/s)
8. Cravont Charleston (USA) 9.90 (+0,9 m/s)
10. Terrence Jones (Bahamas) 9.91 (+1,0 m/s)
10. Shaun Maswanganyi (Sudafrica) 9.91 (+1,8 m/s)
10. Kishane Thompson (Giamaica) 9.91 (+0,6 m/s)
10. Rohan Watson (Giamaica) 9.91 (+1,1 m/s)
15. Akani Simbine (Sudafrica) 9.92 (+0,6 m/s)
16. Ubodi Chudi Onwuzurike (Nigeria) 9.92 (+1,4 m/s)
17. Marvin Bracy-Wiliams (USA) 9.93 (+0,8 m/s)
17. Eugene Amo-Dadzie (Gran Bretagna) 9.93 (+0,1 m/s)
17. Letsile Tebogo (Botswana) 9.93 (+0,6 m/s)
20. Kadrian Goldson (Giamaica) 9.94 (+0,7 m/s)
20. Noah Lyles (USA) 9.94 (+1,2 m/s)
22. Oblique Seville (Giamaica) 9.95 (+1,8 m/s)
23. Favour Ashe (Nigeria) 9.96 (+1,3 m/s)
23. Arthur Cissé (Costa d’Avorio) 9.96 (+1,4 m/s)
23. Emmanuel Eseme (Camerun) 9.96 (-0,1 m/s)
23. Ryiem Forde (Giamaca) 9.96 (+1,1 m/s)
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112. Samuele Ceccarelli (Italia) 10.13 (0,0 m/s)
203. Marcell Jacobs (Italia) 10.21 (-0,9 m/s)
Foto: Lapresse