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Atletica, dove può arrivare la staffetta 4×100 ai Mondiali? I tempi stagionali e le principali avversarie
L’Italia si è qualificata con la 4×100 maschile ai Mondiali 2023 di atletica leggera. Dopo le tante paure degli ultimi mesi, la nostra Nazionale è riuscita a staccare il biglietto per la rassegna iridata grazie al 38.04 corso venerdì 21 luglio a Grosseto. Roberto Rigali, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Samuele Ceccarelli hanno interpretato al meglio la gara andata in scena nella località toscana, migliorando il 38.38 di inizio stagione e tagliando così la testa al toro.
Nel corso del 2023 la 4×100 tricolore vanta il quarto crono alle spalle di Canada (37.80), Giappone (37.80) e Gran Bretagna (38.00), senza considerare due staffette universitarie (ovvero il 37.90 della LSU e il 37.93 della Florida). In questa situazione si andrà ai Mondiali, dove l’Italia spera di ottenere un risultato di lusso. Non bisogna dimenticarsi che ci si presenterà da Campioni Olimpici, con la speranza di ritrovare il miglior Marcell Jacobs.
Il terzo tempo della storia per la staffetta italiana (i primi due vennero registrati proprio ai Giochi due anni fa) rappresenta un’importante iniezione di fiducia in vista della kermesse nella capitale ungherese. L’obiettivo è quello di raggiungere la finale e poi provare a giocarsela con USA, Giamaica, Gran Bretagna per un posto sul podio: difficile, ma in staffetta tutto può succedere e i Campioni Olimpici sono in grado di stupire in ogni circostanza.
A Grosseto avevano corso nell’ordine: Roberto Rigali, Filippo Tortu, Lorenzo Patta, Samuele Ceccarelli. Una rivoluzione totale con lo spostamento del brianzolo dall’ultima alla seconda frazione, lo slittamento del sardo dalla prima alla terza, il toscano chiamato alla chiusura e il debutto del lombardo sui blocchi. Il tutto dopo che agli Europei a squadre di Chorzow, chiusi in seconda posizione, aveva esordito Ceccarelli (in seconda), con Tortu sempre in ultima, Patta al lancio e Marco Ricci in terza visto che Fausto Desalu si era infortunato nel riscaldamento. Marcell Jacobs è sempre stato assente a causa dei problemi fisici che in questa stagione gli hanno nei fatti impedito di gareggiare (si è limitato a un 100 metri a Parigi, chiuso con un alto 10.21). A Firenze, invece, si erano esibiti Patta, Matteo Melluzzo, Desalu e Tortu.
Tanti cambi di formazione, più o meno forzati, che hanno però permesso a Di Mulo e al DT Antonio La Torre di avere un quadro della situazione un po’ più chiaro. In vista dei Mondiali, però, emerge un quesito di primaria importanza: come verrà cambiata la staffetta quando si avrà a disposizione Marcell Jacobs? Il Messia dell’atletica tricolore ha annunciato che sarà a Budapest e ha promesso grandi cose, ma a questo punto bisognerà capire come far coesistere il Campione Olimpico dei 100 metri con Ceccarelli e Tortu, andrà valutato come distribuire al meglio le varie frazioni in modo da ottenere il miglior risultato possibile.
A questo punto è inevitabile affidare a Marcell Jacobs la seconda frazione, ovvero quella più lunga, quella in cui è risultato decisivo a Tokyo e quella in cui può scatenare maggiormente la propria potenza. E Filippo Tortu? Il brianzolo è il faro della staffetta (lo sprint finale di Tokyo rappresenta una delle immagini più belle del nostro movimento), ci ha messo sempre la faccia anche negli ultimi mesi e il 20.14 corso agli Assoluti sui 200 metri apre uno scenario interessante: lo spostamento in curva, visto che nel fondamentale è stato encomiabile a Molfetta.
Al 25enne potrebbe essere affidata la terza frazione, come anello di congiunzione tra Jacobs e Ceccarelli. Un’ipotesi corroborata dal fatto che Desalu è appena tornato dall’infortunio di Chorzow e non sembra ancora essere in gran forma. Il lancio potrebbe così essere affidato nuovamente a Lorenzo Patta, anche se il sardo ha accusato un risentimento prima degli Assoluti (ma sembra tutto rientrato). Roberto Rigali, forte di un 10.25 corso recentemente a Grosseto, è un’opzione valida, come ha dimostrato anche in staffetta a Grosseto.
Foto: Grana/FIDAL